Sono stati resi noti i dati dell’esame autoptico sul corpo di Luca Varani, il 27enne ucciso a Roma lo scorso 4 marzo. L’esame consegnato alla procura parla chiaro: il ragazzo è stato ucciso con 100 martellate
Un gioco sadico finito nel peggiore dei modi e iniziato con l’intenzione di procurare più dolore possibile alla vittima. Questo è quello che Marco Prato e Manuel Foffo cercavano la notte del 4 marzo. Un piano studiato a tavolino e realizzato con una follia lucida. Prima i due hanno girato le strade della movida romana per cercare la vittima giusta e una volta individuata hanno colpito. A cadere nella trappola Luca Varani un ragazzo di 27 anni a cui hanno offerto 150 euro in cambio di una notte di sesso. Ma una volta arrivato nell’appartamento di Via Igino Giordani al Collatino, Luca è stato stordito con alcol e cocaina, torturato con 100 martellate alla testa e alla bocca e lasciato morire dissanguato. Questo è quanto emerge dall’esame autoptico consegnato alla Procura, i dati ricostruiscono la notte di follia e gli atti di efferata violenza subiti da Luca.
Foffo e Prato non hanno avuto nessuna pietà, si sono accaniti sulla gola di Luca, recidendo le corde vocali e infliggendo al ragazzo una morte lenta. Luca è morto dissanguato per le ferite subite dalla martellate, almeno 100. Sia sul martello che sui coltelli utilizzati per le sevizie sono state ritrovate le impronte digitali di Foffo e Prato. Questa mattina i Ris e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale stanno facendo un ulteriore sopralluogo nell’appartamento, teatro dell’efferato delitto. Insieme agli agenti anche il Pm Scavo e i difensori di Foffo e Prato. Un portatile requisito a uno dei due ragazzi è al vaglio degli inquirenti, potrebbe contenere ulteriori dati per la ricostruzione dell’omicidio. Nei prossimi giorni è previsto un altro sopralluogo questa volta nella stanza d’albergo dove Prato si è rifugiato dopo il delitto.
Photo Credits: Twitter