La Procura di Brescia ha aperto un’indagine su presunti rapporti sessuali tra agenti di polizia penitenziaria e detenuti nel carcere di Verziano, alle porte della città
Prima erano solamente delle voci di corridoio, chiacchiere che sembrano non avere credito, ma che hanno fatto insospettire il comandante del carcere di Verziano, Michele Rizzi in provincia di Brescia. Secondo quanto si diceva due poliziotte avevano avuto dei rapporti sessuali con due detenuti. La prova schiacciante che ha confermato queste voci è stata data dalla riprese fatte dalla telecamere di sicurezza che non lasciano dubbi sull’accaduto. Le due poliziotte sia all’interno del carcere sia nei periodi di semilibertà facevano sesso con due detenuti. Immediatamente la Procura della Repubblica di Brescia ha aperto un’indagine, secondo il regolamento carcerario detenuti e agenti non possono avere rapporti di nessun tipo sia dentro il carcere che fuori. Per il momento gli inquirenti stanno vagliando tutte le prove mentre una delle due poliziotte ha chiesto il trasferimento nel carcere di Bollate e l’altra un permesso per malattia.
Quel che è certo è che la notizia ha indignato per primi proprio i poliziotti penitenziari. “È una vicenda amara sulla quale non vogliamo entrare nel merito – scrive Antonio Fellone, coordinatore nazionale del Sinappe -. “La polizia penitenziaria non è quella che emerge da questa storia, è un corpo orgoglioso che fa con competenza una professione difficile e avara di riconoscimenti anche economici. Noi siamo un insieme di uomini e donne che veste una divisa con dignità ed onore. Invitiamo tutti a non strumentalizzare questa vicenda per buttare fango addosso alla Polizia penitenziaria che affronta in silenzio e con spirito di sacrificio tutte le contraddizioni del pianeta carcere“.
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