La denuncia della Cantone a maggio 2015: «Era un gioco». Fa i nomi delle quattro persone a cui aveva inviato i filmati hard e racconta tutta la storia.
È il maggio del 2015: Tiziana Cantone si presenta in Procura per fare una denuncia. Racconta di aver girato un video hot, anzi sei, e di averli inviati ad un gruppo di persone con le quali aveva intrecciato «relazioni virtuali» sui social network (LEGGI ANCHE:SI è UCCISA TIZIANA CANTONE PROTAGONISTA DI UN VIDEO HOT VIRALE). Racconta che “era un periodo di fragilità e depressione” e che “sta ancora peggio ora che ha scoperto che quei video sono su molti siti porno”. Fa i nomi din cui aveva riposto la sua fiducia mandando le immagini e tutti vengono indagati per diffamazione: sono due fratelli emiliani, Antonio ed Enrico Iacuzio, un brindisino che si chiama Christian Rollo, un altro che si chiama Antonio Villano. La donna non parla di nessun’altro, nemmeno di Sergio Di Palo, che era il suo fidanzato quando ha girato i video.
Il 13 luglio 2015 si presenta dal giudice civile di Aversa per chiedere la rimozione dei video da siti e motori di ricerca. In questa occasione racconta ciò che le è successo a partire dal 25 aprile, poco tempo dopo aver girato i video. Quel giorno la chiama un amico e le dice di averla vista in un filmato su un sito porno. Lei riconosce le immagini e si rende conto di essere finita su tantissimi siti che propongono materiale hard.
Comincia a passare il suo tempo a fare ricerche mirate. Scopre un forum per adulti in cui si parla di lei come della protagonista di video pubblicati da un sito di scambisti, e alcuni gruppi su Facebook dedicati a lei, ma soprattutto numerosi profili falsi a suo nome. Poi le arriva la telefonata di un altro amico che le racconta di aver ricevuto su WhatsApp una sua foto, un frame tratto dal video. Le immagini e i filmati sono diventati virali, giraro di telefono in telefono, a quel punto Tiziana si arrende, è la fine.
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