Un’auto contenente almeno sei bombole di gas è stata scoperta nei pressi della cattedrale di Notre Dame a Parigi
La notizia è stata resa nota dall’Antiterrorismo precisando che il veicolo, una Peugeot 607, non aveva targa. Le bombole non erano collegate a nessun detonatore. Nelle ultime ore di indagini sono state arrestate sei persone ed effettuati 5 o 6 fermi. Tra queste, almeno una schedata come jihadista integralista, a rischio terrorismo. L’auto era parcheggiata sul Lungosenna, non lontano dal principale commissariato di polizia del centro. La Peugeot aveva l’aspetto di un’auto abbandonata ma la vicenda, nel clima di stato d’emergenza per gli attentati terroristici, viene trattata ‘con la massima attenzione’ dalla Procura.
Secondo quanto si apprende, fra le persone arrestate – sei in tutto – c’e ne sarebbe almeno una schedata come jihadista integralista, a rischio terrorismo. I due, un uomo di 34 anni e una donna di 29 originari di Loiret, erano noti all’intelligence che li aveva inseriti in una lista di persone da tenere sotto controllo perche’ ritenuti aperti alle tesi dell’Isis. Dei fermati, gli altri quattro sono già stati rimessi in libertà. Il ritrovamento dell’auto, una Peugeot 607, è avvenuto verso le 7 di domenica mattina quando la polizia, dietro segnalazione di un avventore di un bar, ha individuato un veicolo sospetto, con i lampeggianti accesi, una bombola di gas vuota sul sedile e altre 6, piene, nel bagagliaio. Non c’era detonatore ma all’interno sarebbero stati rinvenuti degli scritti in arabo. L’auto era parcheggiata sul Lungosenna, non lontano dal principale commissariato di polizia del centro. La Peugeot aveva l’aspetto di un’auto abbandonata ma la vicenda, nel clima di stato d’emergenza per gli attentati terroristici, viene trattata ‘con la massima attenzione‘ dalla Procura. Gli inquirenti hanno preso molto seriamente il ritrovamento, nel contesto di allarme attuale in Francia. Gia’ il 24 maggio scorso, in un’audizione davanti all’Assemblea nazionale Patrick Calvar, direttore generale della sicurezza interiore (Dgsi), si era detto “persuaso” che l’Isis “passera’ alla fase delle auto bomba e degli ordigni esplosivi”
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