Hangzhou – Cina e Stati Uniti hanno firmato l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Lo ha reso noto il Presidente cinese Xi Jinping, subito dopo l’arrivo ad Hangzhou per il vertice G20 del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama
Con il duplice annuncio una gran parte del percorso sarà fatto: le due principali economie del mondo Cina e Usa sono responsabili, insieme, del 40% delle emissioni globali. L’accordo di Parigi e’ stato formalmente firmato, a conclusione della COP21, da 180 Paesi, ma ogni Paese poi doveva, in base alla propria legislatura, ratificare il testo (mediante voto parlamentare, decreto, eccetera…). Al momento, perche’ il trattato entri in vigore, l’accordo deve essere ancora ratificato da almeno 55 Paesi che rappresentano il 55% delle emissioni globali di gas a effetto serra. Finora, secondo il sito web delle Nazioni Unite, solo 24 Paesi hanno concluso il processo, ma sono per lo piu’ piccoli Stati insulari molto a rischio per la crescita del livello delle acque oceaniche e che rappresentano solo l’1,08% delle emissioni.
“La nostra strategia per la crescita – il virtuoso triangolo investimenti-riforme-controllo dei conti sta funzionando: le riforme portano risultati. Tuttavia a questo summit abbiamo bisogno urgente che i nostri partner del G20 implementino le strategie di crescita già accordate“. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue Juncker a Hangzhou prima dell’inizio del vertice. In Cina per il G20, il premier Renzi sigla col patron di Alibaba accordi sul vino e contro le frodi sul Made in Italy. Bilaterale fra Obama e la premier britannica, che assicura: ‘Non ci sarà un secondo referendum su Brexit’. Xi, summit assuma guida per soluzione problemi – Il G20 dovrebbe assumere la guida per risolvere i principali problemi esistenti a livello globale: aprendo ufficialmente i lavori del summit dei Venti principali Paesi emergenti e più industrializzati, il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato l’adozione di misure tali da spingere l’economia mondiale “sulla strada di una crescita robusta, sostenibile, bilanciata e inclusiva”.
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