60 morti e ventinove feriti. E’ questo il bilancio dell’attacco kamikaze, rivendicato dall’Isis, contro un centro di addestramento dell’esercito ad Aden, nel sud dello Yemen
L’attentatore si è fatto esplodere con un’autobomba vicino a un gruppo di reclute, raccolte di fronte ad una scuola. L’edificio era usato dalla milizia ‘Resistenza popolare‘, che l’anno scorso ha aiutato a cacciare da Aden i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran. Un funzionario della sicurezza e alcuni testimoni hanno riportato che un attentatore suicida alla guida di un’auto ha fatto irruzione in un edificio a nord di Aden occupato da milizie locali del gruppo denominato Resistenza Popolare. I corpi sono stati trasferiti in un ospedale gestito da Medici Senza Frontiere. Nella mattinata di lunedì, il sedicente Stato islamico ha rivendicato la paternità dell’attacco tramite l’agenzia di stampa Amaq. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio Medici Senza Frontiere ha fatto sapere infatti con un tweet che nell’ospedale gestito dall’organizzazione ad Aden sono stati trasportati i corpi senza vita di 45 persone e che i feriti sono “almeno 60”.
L’ospedale #MSF ad #Aden ha ricevuto 45 morti e almeno 60 feriti dopo esplosione di questa mattina 29 agosto #YEMEN https://t.co/FU3dg8ZznH
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 29 agosto 2016