«A Roma è più a rischio il centro storico rispetto a Ostia» dichiara Antonio Colombi, geologo della Protezione Civile. La mappa del rischio sismico…
Nella classifica del rischio Roma è medio-bassa rispetto ad Amatrice, recentemente devastata dal sisma, che è alta. Tuttavia la normativa antisismica sugli edifici, obbligatoria per ospedali e scuole, è applicata poco, per cui il rischio sale ancora maggiormente. «A Roma è più a rischio il centro storico rispetto a Ostia – ha dichiara Antonio Colombi, geologo della Protezione Civile, autore della mappa sismica della Regione Lazio, alle pagine del Corriere della Sera – perché ci sono edifici storici con case arroccate e vicine, con vicoli stretti». Pericolosità più alta al Tuscolano, Tiburtino e Nomentano, mentre le zona del mare da Terracina all’Argentario sono antisismiche.Ottimo per chi vive in provincia.
«Il centro storico di Roma è più a rischio perché ci sono edifici storici con case arroccate e vicine con vicoli stretti» ha rincarato Colombi. Ci sono però delle differenze: «non si può generalizzare tra le colline come i Parioli, Monteverde e Monte Mario, si può solo dire che dove ci sono spazi aperti, c’è meno rischio». E inoltre: «Il Gianicolo sulla circonvallazione non è a rischio: anche se lì si creano le voragini, non è per un vuoto che crolla tutto, le voragini non si collegano ai terremoti».
A Roma ci sono case come ad Amatrice? «Prima di tutto facciamo una distinzione: Amatrice è una zona ad alta pericolosità per i terremoti. E poi possiamo dire che per gli edifici non è da escludere perché le normative antisismiche sono partite nel 1974 e le case costruite prima non sono sotto questa normativa. Ma questo non vuol dire che crollano». Il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armano Zambrano ci ha tenuto a precisare: «Roma non ha costruzioni povere nel centro storico come ad Amatrice dove molte case sono con materiali scadenti. Ci sono invece edifici di valore che garantiscono la resistenza con buone qualità delle murature e dei solai». la città sarebbe, dunque, veramente attrezzata per un sisma?
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