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Cronaca

Tutta la verità sul caso di Sarah Scazzi a 6 anni dal delitto

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Sono passati 6 anni da quando ad Avetrana in provincia di Taranto Sarah Scazzi a 15 anni scompare nel nulla. Il suo corpo viene ritrovato 42 giorni dopo in un pozzo. Per il delitto ci sono due colpevoli: Sabrina Misseri e la madre Cosima, cugina e zia di Sarah. Ricostruiamo la vicenda di una dei casi di cronaca nera più seguiti dai media

È un caldo pomeriggio del 26 agosto 2010. Ad Avetrana un paese della provincia di Taranto, in Puglia, sono appena passate le 12, quando Sarah Scazzi esce di casa per andare al mare con sua cugina Sabrina e un’amica. La ragazzina di 15 anni non farà più ritorno. Il suo corpo senza vita viene ritrovato 42 giorni dopo dentro un pozzo, a portare gli inquirenti sul luogo, suo zio Michele Misseri, dopo aver confessato l’omicidio della nipote.

Ma c’è qualcosa che non quadra. Zio Michele si contraddice, perde il filo della storia, si confonde, ritratta con diverse versioni. È chiaro che non è lui l’assassino della povera Sarah. Lo scorso luglio la Corte d’Assise d’Appello di Taranto ha confermato l’ergastolo per Sabrina Misseri e per Cosima Serrano, la cugina e la zia di Sarah. Mentre per Michele Misseri 8 anni di carcere per occultamento di cadavere. La sua unica colpa sarebbe stata quella di aver preso il cadavere della nipote e averlo nascosto nel pozzo, dove poi è stato ritrovato. Ma questa non è tutta la verità. Il mistero sulla morte della piccola Sarah, diventa più fitto per l’omertà di parenti e amici della famiglia. C’è chi sapeva e ha taciuto o ancora peggio depistato le indagini.

12 in tutto gli indagati nel caso sentiti dalla magistratura e che saranno processati per falsa testimonianza. La pozione di Ivano Russo, l’amico conteso tra Sabrina e Sarah che sarebbe stato il motivo dell’omicidio della ragazza, è una delle più gravi. Secondo alcune testimonianze non avrebbe nessun alibi per il giorno dell’omicidio di Sarah. Ivano verso l’ora di pranzo di quel tragico 26 agosto, avrebbe assistito a una violenta litigata in casa Misseri, una sorta di processo a Sarah, colpevole secondo Cosima e Sabrina di aver sparlato di un fatto molto compromettente che sarebbe dovuto rimanere segreto e invece era risaputo da tutto il paese. Sabrina si voleva concedere a Ivano, ma lui l’aveva rifiutata. Questo il fatto di cui gli abitanti di Avetrana sparlavano alle spalle di Sabrina e Cosima. A spargere quella voce seconda la zia era stata Sarah. Questo litigio secondo gli inquirenti è stato il preludio della tragedia che si è poi consumata.

Photo Credits: Twitter

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