Cambiano le direttive sulla privacy di WhatsApp: adesso l’app di messaggistica istantanea potrà condividere i dati personali degli utenti con Facebook e con altre aziende.
Dopo aver annunciato che smetterà di funzionare su molti smartphone, Whatsapp cambia ancora le carte in tavola, invadendo la privacy dei suoi utilizzatori (LEGGI ANCHE: WHATSAPP NON FUNZIONERÀ PIÙ SU MOLTI SMARTPHONE ENTRO LA FINE DEL 2016 .SCOPRITE QUALI). L’app di messaggistica istantanea ha riscritto le proprie normative riguardanti i dati personali degli utenti: da adesso le vostre generalità potranno essere inviate sia a Facebook che ad altre aziende; ma non finisce qui: potrete ricevere anche messaggi pubblicitari o addirittura essere chiamati per proposte promozionali.
Facebook ha comprato WhatsApp nel febbraio 2014 per 19 miliardi di dollari, ma fino ad oggi non ha influenzato l’app lasciandola indipendente; tuttavia adesso riceverà i dati personali degli utenti per classificarli e per condividere le loro informazioni con aziende che rispecchino i loro interessi. WhatsApp precisa che questa manovra non influenzerà la crittografia end-to-end introdotta lo scorso aprile, che garantisce la sicurezza delle conversazioni. Il team dietro l’app ha scritto un comunicato per avvertire gli utenti del cambiamento della normativa in cui afferma: “Vogliamo esplorare nuovi modi per farvi comunicare con le imprese che vi interessano continuando a fornirvi un’esperienza senza banner pubblicitari di terze parti e spam“.
WhatsApp ha ribadito quanto tiene alla sicurezza delle conversazioni privati degli utilizzatori: “Anche se ci coordineremo maggiormente con Facebook nei mesi a venire, i messaggi crittografati rimarranno privati e nessun altro potrà leggerli, né WhatsApp, né Facebook, né nessun altro. Il nostro credo nel valore delle comunicazioni private è irremovibile”. Il cambiamento sarà così evidente da diventare fastidioso per gli utenti o si limiterà ad aggiungere delle funzionalità utili? Infatti tra le comunicazioni pubblicitarie che potranno essere inviate, ne avremo anche di utili, come le informazioni dalla banca su transazioni potenzialmente pericolose o le notifiche delle compagnie aeree sui voli in ritardo.
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