Suscitano critiche le immagini del blitz di alcuni agenti sulla spiaggia della Promenade des Anglais contro una mussulmana, costretta a togliersi il burkini.
Polemica di fine estate in quel di Nizza, dove una donna mussulmana è stata costretta da un gruppo di agenti a togliersi il burkini. “Un vestito non conforme alla morale e ai valori laici”: questa la motivazione con cui la polizia francese ha multato e imposto a una donna musulmana di spogliarsi in spiaggia a Nizza, sulla Costa Azzurra, e rimuovere parte del suo costume. Le foto stanno facendo il giro del web, suscitando indignazione. Stando alle ricostruzioni di diversi media francesi, alcuni presenti in spiaggia avrebbero incitato i poliziotti, complimentandosi con loro, mentre altri urlavano alla donna “tornatene a casa!”. Il caos, ma non è la sola…
Un’altra donna era presa di mira dalle forze dell’ordine martedì in spiaggia vestita con leggins, kaftano e velo ed era stata invitata a spogliarsi o allontanarsi: «Ero seduta sulla spiaggia con la mia famiglia – ha detto la 34enne al Guardian – indossavo i miei soliti vestiti, non avevo intenzione di fare il bagno». Una testimone, Mathilde Cousin, ha confermato tutto quanto con amarezza: «La cosa più triste – ha detto – è che molte persone in spiaggia gridavano ‘Vai a casa’, altri applaudivano alla polizia mentre la sua bambina piangeva disperata». Sono ormai 15 le città della Francia costiera ad aver vietato l’uso del burkini, se non altro la legge, giusta o sbagliata, è stata rispettata.
Il burkini è “espressione di un’ideologia basata sull’asservimento della donna”, quindi è “incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica”, secondo il premier francese Manuel Valls. “Ci inquieta la piega assunta dal dibattito pubblico sul tema del burkini” ha detto, invece, il presidente dell’organismo Anouar Kbibech in un comunicato. Poi prosegue: “davanti alla crescente messa all’indice dei musulmani di Francia” sollecita quindi “un incontro urgente” col ministro degli interni Bernard Cazeneuve.
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