Un gruppo di siciliani, tutti maggiorenni hanno aggredito tre egiziani. Tre arresti. Il procuratore: “Non escludiamo ipotesi razzismo”.
Un triste episodio accaduto a Catania: si è trattato di un agguato in piena regola. Due auto hanno bloccato tre minorenni egiziani mentre tornavano al centro di accoglienza di San Cono, nel catanese, dove sono ospiti. Tre siciliani maggiorenni sono scesi dalla vettura e li hanno picchiati violentemente con mazze da baseball. Una delle vittime è ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania e per i medici “è in grave pericolo di vita”.
Dietro l’agguato ci sarebbero futili motivi, secondo gli inquirenti: un diverbio per una pallonata o uno “sguardo” insistente. A inchiodarli un video sul telefonino che ha portato all’amara scoperta: una delle vittime, che hanno 16 e 17 anni. La visione delle immagini ha permesso ai carabinieri della compagnia di Caltagirone e del Nucleo investigativo di Catania di dare una svolta immediata alle indagini. Nel filmato militari della zona hanno riconosciuto due fratelli e li hanno subito arrestati. Ci è voluto poco per identificare il terzo picchiatore.
Accertamenti sono in corso per identificare i due ‘autisti’ che sono rimasti sulle due auto in attesa che l’agguato venisse consumato, complici dell’odio razziale. Gli arrestati da carabinieri sono, invece, Antonino Spitale, di 18 anni e i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni.
Il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera ha dichiarato: “Sappiamo per certo che i tre egiziani si recavano sempre a San Cono un paesino di poche migliaia di anime. Cosa sia avvenuto con precisione non lo sappiamo, Siamo a conoscenza che i tre del luogo avevano litigato precedentemente, qualche giorno prima, con i tre immigrati, ma non conosciamo le ragioni. Andremo comunque sino in fondo per capire il movente che ha scatenato questa aggressione”.
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