Il confronto e l’accoglienza di culture e storie diverse sono ancora la base dell’Italia. Lo assicura il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arrivando al Meeting di Rimini, ma non c’è chi la pensa come lui
Complice degli scafisti. Così il leader della Lega Matteo Salvini definisce, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella dopo le sue dichiarazione sul dovere di accogliere i migranti in Italia. Salvini si sfoga su twitter, lanciando quella che ha tutte le caratteristiche di una provocazione.
#mattarellaclandestino pic.twitter.com/VavoEb1coA
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 19 agosto 2016
Al meeting di Rimini è arrivato anche il messaggio di Papa Francesco: “L’individualismo allontana dalle persone, ne coglie soprattutto i limiti e i difetti, indebolendo il desiderio e la capacità di una convivenza in cui ciascuno possa essere libero e felice in compagnia degli altri con la ricchezza delle loro diversità. C’è troppo spesso la tentazione di chiudersi e considerare gli altri un fastidio Il titolo dell’incontro, ‘Tu sei un bene per me’, è coraggioso“. Infatti – dice il Papa agli organizzatori, nel messaggio al vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, firmato dal Segretario di Stato, card. Pietro Parolin – “ci vuole coraggio per affermare ciò, mentre tanti aspetti della realtà che ci circonda sembrano condurre in senso opposto. Troppe volte si cede alla tentazione di chiudersi nell’orizzonte ristretto dei propri interessi, così che gli altri diventano qualcosa di superfluo, o peggio ancora un fastidio, un ostacolo. Ma questo non è conforme alla nostra natura: fin da bambini noi scopriamo la bellezza del legame fra gli esseri umani, impariamo ad incontrare l’altro, riconoscendolo e rispettandolo come interlocutore e come fratello, perché figlio del comune Padre che è nei cieli“.
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