Un nuovo episodio di violenza in Europa: due poliziotte sono rimaste ferite oggi in un attacco con machete a Charleroi, in Belgio
Prima ha gridato Allah Akbar poi ha iniziato a colpire due poliziotte con un machete. L’uomo è stato ucciso da un terzo agente intervenuto sul posto e le due donne sono state soccorse. Una ha riportato gravi ferite ed è stata operata, ma non è in pericolo di vita, per la seconda solamente ferite lievi. Il premier belga, Charles Michel, è subito tornato dalle vacanze e ha convocato una riunione dei servizi di sicurezza del Paese, mentre il ministro dell’interno ha riunito l’antiterrorismo subito dopo l’attacco. Ancora sconosciuta l’identità dell’assalitore che alle 15.58 si è presentato al check point esterno del commissariato di Charleroi con un borsone. Poco dopo l’arrivo, ha estratto il machete urlando ‘Allah è grande’: poi ha colpito prima al volto una poliziotta e infine si è scagliato sull’altra. L’assalitore era riuscito a eludere il dispositivo di sicurezza predisposto intorno al principale commissariato della città belga, situata una sessantina di chilometri a sud di Bruxelles.
“L’assalitore non è stato ancora identificato, ma sembra essere di nuovo un attacco con connotazione terrorista“, ha detto Michel alla tv Rtl. Secondo le prime ipotesi, sembra probabile che l’episodio sia simile a quelli accaduti negli ultimi tempi: dalla coppia di poliziotti francesi uccisi da un terrorista affiliato dell’Isis a Magnanville, nell’hinterland di Parigi il 13 giugno, all’attacco con un’ascia sul treno tedesco a Wurzburg. È probabile che si tratti di terroristi improvvisati, che si radicalizzano in fretta e compiono attacchi contro obiettivi scelti a caso.
Je condamne l'attaque à Charleroi avec force. Pensées vont aux victimes, leurs proches et les policiers. Nous suivons la situation de près.
— Charles Michel (@CharlesMichel) 6 agosto 2016
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