Vania Vannucchi è morta in ospedale con ustioni su tutto il corpo. A darle fuoco un suo collega e ex fidanzato
Vania prima di morire ha pronunciato il nome del suo aggressore: Pasquale Russo. L’uomo di 46 anni arrestato dalla polizia con l’accusa di omicidio, in quanto ritenuto responsabile di aver dato fuoco all’infermiera, conosceva bene la sua vittima e l’ipotesi sulla quale stanno lavorando gli inquirenti è quella che i due possano avere avuto in passato una relazione. Pasquale Russo ha prima cosparso di benzina i vestiti di Vania e poi le ha dato fuoco, gli abiti della donna immediatamente sono stati divorati dalle fiamme. La donna un’infermiera è stata ricoverata, ma le sue condizioni sono subito apparse gravissime. E questa mattina, 3 agosto, Vania è morta.
LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO
Pasquale Russo continua a negare ogni responsabilità nell’accaduto, ma avrebbe un’ustione a un braccio. Ma soprattutto Vania, mentre alcuni colleghi la soccorrevano cercando di domare le fiamme con secchi d’acqua, ha trovato la forza di dire “È stato Pasquale…“. È stata la stessa donna, dunque, ad indirizzare le indagini degli uomini della questura di Lucca che dopo poco hanno rintracciato Pasquale Russo non lontano dai padiglioni del Campo di Marte. Portato in questura l’uomo ha negato ogni addebito, ma dopo essere stato ascoltato è stato arrestato. L’udienza di convalida nelle prossime ore. I due si conoscevano proprio perchè avevano lavorato insieme all’ospedale di Lucca. Una delle ipotesi seguite è che Russo avesse avuto una relazione con la donna, da tempo separata dal marito. I rapporti si sarebbero però rarefatti in seguito, forse una vera e propria rottura, e questo potrebbe essere stato all’origine del gesto. Tutto è accaduto verso le 13, nella zona dell’obitorio dell’ex ospedale Campo di Marte di Lucca. Non è chiaro se i due si fossero dati appuntamento o se l’aggressore abbia atteso Vania che era giunta a bordo della sua auto. La donna sarebbe stata affrontata dal suo aggressore appena scesa dalla sua auto, una Fiat 500 e, dopo un alterco, le avrebbe subito gettato addosso il liquido infiammabile e poi avrebbe appiccato il fuoco. Alla donna non sarebbe rimasto altro da fare che buttarsi a terra in preda alle fiamme. Così è stata trovata dai primi soccorritori, arrivati con secchi di acqua, prima ancora dei vigili del fuoco. Sul posto subito gli agenti delle volanti della questura di Lucca.
“Abbiamo sentito urlare siamo corsi e abbiamo visto la signora a pancia in giù, ormai avvolta dalle fiamme“. Racconta un testimone. “Per favore avvertite i miei familiari, chiamate il mio babbo…”, ha chiesto Vania, dicono ancora i primi soccorritori, prima di fare il nome di colui che sarebbe l’autore del gesto. Vania è rimasta lucida durante i soccorsi e, mentre la trasportavano al centro grandi ustionati di Pisa, è riuscita anche a parlare al telefono con l’ex marito che lavora a Firenze.
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