Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama arriva alla Convetion Democratica e incorona Hillary Clinton come sua erede. Un gesto importante capace di spostare i voti degli elettori
Barack Obama infiamma la platea della Convetion democratica di Filadelfia con un discorso, l’ultimo più importante della sua carriera da Presidente degli Stati Uniti ed è dedicato tutto a lei: Hillary Clinton, quella che Obama definisce la sua erede. “Posso affermare con fiducia che non c’è mai stato un uomo o una donna più qualificati di Hillary Clinton per servire come presidente degli Stati Uniti d’America” Barack Obama rilancia per Hillary il suo slogan “Yes, We Can” con cui trionfò alle presidenziali del 2008. “Non io, non lei, ma noi possiamo“, ha dichiarato sul palco della Convention di Filadelfia che lo ha accolto con un’ovazione e una marea di cartelli con la scritta “Obama“.
“Ciao America, 12 anni fa ho parlato per la prima volta a questa Convention“, ha detto Obama ricordando il suo esordio da giovanissimo a Boston per nominare John Kerry. Ha poi scherzato sul fatto di essere invecchiato da allora, come gli ricordano le sue due figlie,”due incredibili giovani donne“, mentre il tempo non è passato per “la mia brillante moglie e partner Michelle“, ha osservato. “Vi chiedo di fare per Hillary quello che avete fatto per me con l’audacia della speranza. Avete rivendicato quella speranza negli ultimi otto anni e ora sono pronto a passare il testimone e fare la mia parte da privato cittadino. Quest’anno in questa elezione vi chiedo di unirvi a me, di rifiutare il cinismo, la paura e fare ciò che e’ meglio per noi: eleggere Hillary Clinton come prossimo presidente degli Stati Uniti, mostrando al mondo che ancora crediamo nella promessa di questa grande nazione. Grazie per questo incredibile viaggio“.
IL DISCORSO DI OBAMA
Nel suo lungo intervento Obama alla visione pessimistica emersa dalla convention repubblicana contrappone il suo ottimismo per il futuro dell’America. Un ottimismo al quale non c’è scampo, dice, dopo tutto quello che abbiamo fatto insieme: “Abbiamo superato la peggiore recessione degli ultimi 80 anni, abbiamo fatto sì che la copertura sanitaria non sia un privilegio per pochi, ma un diritto di tutti abbiamo riportato le truppe a casa.”
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