In 15mila sulla Promenade des Anglais, a pochi metri dal luogo della strage del 14 luglio. Proteste lunghe e rumorose contro i politici, fischi e urla sopratutto contro il premier francese Valls. Tutti a cantare la Marsigliese, come una voce sola e Nizza la bella, l’inno della Costa Azzurra. Lunghi applausi alla polizia e ai vigili del fuoco. Ma poco prima i francesi sono esplosi in una protesta rumorosa che è durata a lungo sia al passaggio delle autorità sia mentre il premier Manuel Valls, il bersaglio più grosso, ha deposto una corona di fiori al Monument du Centenaire. “Cambia lavoro! Cambia lavoro. Dimissioni!” grida qualcun altro, E addirittura: “Assassini”. Sulla Promenade di Nizza intanto continuano ad arrivare omaggi di residenti e cittadini: mazzi di fiori, catene, peluches, biglietti per coprire le macchie di sangue delle vittime. Nel luogo in cui è stato ucciso Lahouaiej Bouhlel, autore della strage, un cumulo di sassi e spazzatura. Nel punto dove il furgone è stato bloccato e l’attentatore è stato ucciso, qualcuno ha costruito un cumulo di detriti e spazzatura in senso di sfregio. “Crepa all’inferno” si legge su un biglietto lasciato in mezzo alle pietre.
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