Il suo fidanzato afroamericano viene ucciso da un poliziotto, lei lo filma. Diamond Reynolds voleva che quel video venisse visto da tutti, sapeva di aver bisogno delle immagini che stava girando per mostrare la verità senza essere smentita.
È un’America insensibile e razzista, quella che si racconta nel video di Diamond Reynolds: un’America che uccide i suoi figli per colpa di vecchi retaggi razzisti e che ha bisogno di vederlo in diretta Facebook per crederci, perché l’ingiustizia per esistere veramente deve diventare virale. Succede in Minnesota, nella città di Falcon Heights, secondo una prima ricostruzione, l’auto della polizia avrebbe fatto accostare quella su cui viaggiavano un uomo, una donna e una bambina per il fanale posteriore rotto. Il giovane, dopo aver dichiarato di possedere una pistola con un regolare porto d’armi, si sarebbe affrettato a cercar la patente dietro la richiesta dell’agente; proprio in quel momento il poliziotto avrebbe sparato al giovane afroamericano, causandone la morte di fronte agli occhi increduli della fidanzata e della bambina, ancora nella vettura.
Il giovane si chiamava Philando Castile ed era responsabile della mensa della scuola elementare J.J. Hill Montessori School, dopo aver subito gli spari è rimasto cosciente in attesa dell’ambulanza ma si è spento, poco tempo dopo in ospedale. La fidanzata, Diamond Reynolds, ha ripreso tutta la scena inviandola in diretta Facebook: il video immortala il giovane agonizzante riversato sul sedile in una pozza di sangue, mentre l’agente continua a puntar la pistola verso di lui. Il filmato, della durata di 10 minuti, mostra la donna che racconta l’accaduto, mentre la polizia non sembra minimamente toccata dall’accaduto e la bambina continua a urlare disperatamente “Mommy”. Il video è diventato virale in pochissimo tempo. Le persone si sono radunate intorno all’auto che stava per essere portata via dallo carro attrezzi e hanno inveito contro la polizia, prima di spostarsi di fronte alla casa di Mark Dayton, per protestare, costringendo la polizia a portarlo via per motivi di sicurezza.
Il social networking è diventando, quindi, il simbolo di una società che non ha perso la voce ma ha imparato ad usarla in modo diverso. Il fondatore di Facebook ha, tuttavia, dovuto scusarsi con i suoi utenti perché nella necessità di informare gli utenti, è stato scelto di non censurare il video, turbando molti membri della comunità digitale: “Il mio cuore va alla famiglia Castile e tutte le altre famiglie che hanno subito sulla loro pelle questo tipo di tragedia. I miei pensieri sono anche con tutti i membri della comunità di Facebook che sono stati profondamente turbati da questi eventi. Le immagini che abbiamo visto questa settimana sono forti e strazianti, e mettono in luce la paura che milioni di membri della nostra comunità vivono in diretta ogni singolo giorno. Mentre spero di non vedere mai più un video come quello di Diamond, questo stesso video ci ricorda come sia importante costruire insieme un mondo sempre più aperto e connesso, e quando ancora ci sia da fare”.
Photo Credits: Facebook.
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