Ascoli, esce la notizia: venditori ambulanti picchiati da un gruppo di ragazzi a San Benedetto del Tronto perché non conoscevano il Vangelo. Sarà vero?
Il Corriere Adriatico è stato il primo a riportare la notizia (seguito dal Messaggero) di due venditori ambulanti picchiati barbaramente a San Benedetto del Tronto: “E’ il racconto choc di alcune persone che hanno assistito a un pestaggio di due giovani bengalesi avvenuto sul lungomare di Porto d’Ascoli. I due, che erano in giro per gli chalet della Riviera per vendere delle rose, sarebbero stati avvicinati da un gruppo di giovanissimi.Il gruppo avrebbe iniziato a schernirli, quindi dallo scherzo si sarebbe passato a qualcosa di più pesante tanto che alcuni ragazzi del gruppo avrebbero iniziato a chiedere ai due bengalesi se conoscevano il Vangelo. Prima hanno iniziato a spintonarli e a prenderli a calci, poi l’aggressione”, riporta il noto quotidiano.
Eppure a poche ore dalla notizia, uscita poi, su diverse testate è arrivata la smentita delle forze dell’ordine di San Benedetto del Tronto, che hanno confermato che si tratterebbe di una bufala: la notizia, hanno spiegato i carabinieri, sarebbe del tutto infondata. Si starebbe, dunque, cavalcando l’onda di rabbia e panico collettivo, seguita agli attentati di Dacca ed Istanbul.
Un anno e mezzo fa, comunque,accadde, stavolta sul serio, un episodio analogo: i componenti di una baby gang, sempre a San Benedetto del Tronto, presero di mira un venditore di rose bengalese con l’intento di vendicarsi: qualcuno aveva detto loro, mentendo per seminare il panico, che un cittadino di etnia rom aveva cercato di rapire una bambina. Il povero malcapitato non aveva rapito nessuno, eppure le botte le prese lo stesso, suo malgrado. Il dramma che la società occidentale vive ogni giorno non è solo legato agli attentati che colpiscono obiettivi sensibili, ma anche alla paura e al sospetto che iniziano a diffondersi e fanno perdere di vista un assunto molto semplice: siamo tutti esseri umani.
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