Il portiere è un lavoro che sta diventando sempre più desueto; sarà che la crisi economica ha indotto ad una forte spending review, sarà che i tempi sono cambiati, ma è sempre più difficile trovare l’amichevole figura negli androni dei palazzi. L’italiana Co-Robotics intende riportare in auge tale lavoro, delegandolo a degli appositi portieri robot!
Smistare la posta, controllare chi accede al palazzo, dare informazioni… sono solo alcuni dei compiti che fino a 20 anni fa erano svolti quotidianamente dal portiere. Questa figura ormai in estinzione era molto amata dal popolo italiano, tanto che Co-Robotics ha annunciato un progetto di produzione su larga scala di un portiere robot! Entro due anni dovrebbe essere pronto per la messa in commercio.
Ancora non ha un nome, ma il portiere robot è già una realtà; costruito interamente in plastica, si presenta in una livrea hi-tech con tanto di cravattino giallo; due simpatici occhioni sono già pronti ad osservare i movimenti dei condomini dalla sua postazione. Tra le mansioni che può svolgere, il nuovo portiere 2.0 sarà in grado di portare la posta agli abitanti del palazzo, effettuare sorveglianza, rispondere a quesiti semplici.
Ovviamente il robot è dotato di ruote che gli consentono il movimento, e di un vassoio sul quale disporrà la corrispondenza. Oltre al robot portiere, vi è anche il robot domestico, un’altra versione del medesimo automa, che può essere dotato di alcuni tools intercambiabili, come una maniglia per accompagnare i disabili, un braccio dotato di una mano intelligente a tre dita che può afferrare e passare oggetti, e dei sensori che si rendono conto se un disabile è caduto a terra, di modo da poter chiamare aiuto.
Il costo di uno di questi robot potrà spaziare tra i 5000 ed i 20000 euro, in base alle funzioni prescelte, a fronte di un investimento di 8.7 milioni di euro.
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