Virginia Raggi neo sindaco di Roma subisce i colpi di ogni donna che realizza un sogno in un universo completamente maschile. Ce la farà?
Una ragazza come tante altre e diversa da tutte le altre. Virginia Raggi rappresenta tutte le donne che hanno un sogno e hanno sacrificato tutto per realizzarlo: avvocato civilista di professione, mamma di uno splendido maschietto e moglie di un uomo scontento dei suoi successi. Gli ingredienti ci sono tutti. A luglio compirà 38 anni, un’infanzia nel quartiere di San Giovanni, il diploma scientifico, la laurea in Giurisprudenza a Roma Tre. Nel 2011 è entrata a far parte del Movimento e due anni dopo si è ritrovata catapultata tra gli scranni dell’Aula Giulio Cesare. Non immaginava di diventare sindaco, ma alla fine ce l’ha fatta e il resto è storia.
A fare notizia è stata la lettera scritta dal Raggi Husband che parla pubblicamente di una crisi matrimoniale e delle sue speranze per il futuro: «Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano. I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l’acqua. L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te. I tuoi occhi parlano. Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina – scrive ancora – Grazie! Non smetterò mai di ringraziarti. Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un’unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica». Lei ce la fa, lui è orgoglioso, ma non troppo. Sembra la storia di tutto l’universo femminile. In una società maschilista, farsi ascoltare e credere non è semplice. Di uomini nella vita del neosindaco ce ne sono veramente tanti. Oltre all’ambiente familiare, infatti, Virginia da anni deve rendere conto delle sue scelte da politicante al leader pseudo-democratico dei pentastellati Grillo. Il Beppe nazionale dopo la vittoria della sua diletta romana ha pensato di metterla in guardia sui pericoli che incontrerà sul suo tragitto. Avrebbe fatto lo stesso se avessero eletto un uomo al suo posto? Ultimo ma non ultimo il Premier Renzi, indicato dalla stampa come il grande sconfitto di questo ballottaggio. Sarebbe facile desiderare di vederla fallire per prendersi il merito di avere idee politiche molto diverse, eppure Virginia ha giurato di mettercela tutta e a noi non resta che crederle e augurarle buona fortuna, per questo difficile mandato.
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