Velvet Mag ha l’onore di ospitare il Prof. Giulio Basoccu (affermato chirurgo plastico che vanta migliaia di interventi estetici e la fiducia di numerose personalità politiche e pubbliche) per una rubrica speciale. Stavolta si parla del seno ritoccato e del sesso…
Leggendo qua e là mi è saltato all’occhio un articolo che parlava del sesso e dei seni ritoccati e di quanto la chirurgia estetica potesse stravolgere le funzioni sensoriali, in particolare la mastoplastica additiva. Tutto falso! Infatti, in qualsiasi modo venga realizzata l’incisione per inserire le protesi sia attraverso il solco sottomammario, sia al contorno attraverso l’areola, il periodo in cui la sensibilità può essere alterata (ma non necessariamente è così) è di circa una settimana, che tra le altre cose è anche il periodo minimo di tempo che si chiede alle pazienti di non stressare il seno.
Probabilmente il giornalista che ha scritto l’articolo non sa che saper sfiorare un seno provocando sensazioni di piacere, non è così banale come si può pensare. A seconda della sua forma, grandezza, e tenendo anche conto del rapporto di amore-odio che lo lega “alla proprietaria”, bisogna adottare piccoli accorgimenti per spalancare le porte del piacere. Nel caso di seno ritoccato, le protesi assolutamente non fanno da schermo alle sensazioni che si possono avvertire, ma richiedono solo movimenti diversi rispetto ad un seno naturale, per un breve periodo iniziale.