A Rosarno nella tendopoli di San Ferdinando, dove migliaia di migranti lavorano come braccianti, un carabiniere per cercare di sedare una rissa, dopo essere stato ferito ha ucciso un migrante.
La tragedia si è svolta questa mattina nella tendopoli di San Ferdinando, due carabinieri sono intervenuti per sedare una rissa tra migranti. Uno dei braccianti ha aggredito i militari con un coltello e uno dei due ha sparato uccidendo sul colpo l’uomo. Sul posto è intervenuto il procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza ed i vertici del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria. Secondo una prima ricostruzione, sembra che i due extracomunitari stessero litigando perché uno aveva cercato di derubare l’altro.
Quando i carabinieri sono intervenuti per cercare di riportare la calma, uno dei due uomini ha dato in escandescenze tirando fuori un coltello e aggredendo il militare, che è rimasto ferito e poi ha sparato un colpo che ha ucciso l’uomo.
“La vittima era in evidente stato di agitazione, non si sa ancora se per abuso di alcool o di altre sostanze e quando sono intervenuti i carabinieri l’ uomo si è scagliato contro i militari con un coltello ferendo un carabiniere al volto vicino all’ occhio destro e che è stato curato in ospedale dove gli hanno dato cinque punti di sutura“. Un altro carabiniere è rimasto ferito non gravemente. “Il carabiniere dovrà essere iscritto nel registro degli indagati“, spiega il Procuratore. Anche se il quadro che si delinea é di una legittima difesa da parte del militare.
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