Nella conferenza stampa finale del G7 in Giappone Matteo Renzi rivendica “lʼorgoglio di essere italiani” e afferma che non può esservi collegamento tra legge elettorale e e referendum costituzionale.
Ci vuole l’orgoglio di essere italiani, che trova in queste ore la concretizzazione nel mix di valori umani che rappresentiamo continuando a impegnarci nel Mediterraneo, il mix della scommessa strategica con il Migration Compact – queste le parole di Matteo Renzi nella conferenza stampa conclusiva del G7 di Ise-Shima, in Giappone.
Renzi ha colto inoltre l’occasione di riallacciarsi allo scontro tra minoranza PD e Governo su Italicum: Non può esserci nessun collegamento tra legge elettorale e referendum costituzionale. Ma chi vuole votare no ha tutto diritto di farlo. Il premier ha però fermamente ribadito: L’Italicum non si discute […]. È una legge elettorale che dà la certezza a chi arriva primo di vincere e di governare, a condizione che arrivi al 40% o che vinca il ballottaggio con il 51% […] È una legge fondamentale dal punto del rapporto tra politici e persone perché la legittimazione del consenso troverà finalmente una sponda istituzionale e si elimina il rischio degli inciuci permanenti. Risponde alla filosofia sulla quale per mesi abbiamo lavorato e non vedo alcun motivo per cambiare.
C’è un governo in Italia – ha aggiunto Renzi – che sta realizzando alcune riforme ferme da anni. Che il massimo della discussione sia la modalità di designazione dei parlamentari, un dibattito interno e autoreferenziale della classe politica, mi lascia perplesso: se la discussione interna del principale partito deve essere le modalità, capisco le ansie, ma mi sembra riduttivo.
Renzi si è espresso anche sul tema dei migranti: Sul tema migranti bisogna passare a fase concreta […] Speriamo che da qui al prossimo Consiglio Ue tra un mese la questione non sia solo un tema sul tavolo ma ci sia un messaggio concreto dell’UE. Il premier ha poi concluso parlando dell’edizione 2017 del G7 che si terrà a Taormina: Nel nostro G7 terremo insieme sogno e concretezza. Farlo in Sicilia non è un caso. La Sicilia della Magna Grecia, della bellezza, della filosofia, del barocco ma anche del volontariato e del farsi carico degli altri.
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