Questa settimana la rubrica di Velvet News “Un libro sul comodino di…” ospita l’attrice e showgirl Patrizia Pellegrino. La biondissima dal sorriso contagioso ci svela che sta leggendo Mario Monicelli. La morte e la commedia (Armando Curcio Editore) di Pascal Schembri. In vista di un nuovo debutto teatrale, legge il libro omaggio al regista della commedia all’italiana per antonomasia
Abbiamo sentito telefonicamente l’attrice Patrizia Pellegrino, colei che è facile immaginarla con il suo aspetto raggiante, biondissima e dal sorriso contagioso. Le abbiamo rivolto la fatidica domanda: “Quale libro è momentaneamente adagiato sul tuo comodino?”. Immediatamente ci ha risposto che in questo momento è molto impegnata con la lettura e lo studio dei copioni. All’orizzonte infatti pare ci sia un nuovo debutto teatrale. L’attrice ci ha già fatto emozionare al Teatro Manzoni di Roma, dal 26 gennaio al 21 febbraio, interpretando la protagonista femminile della commedia Alcazar, al fianco di Gianfranco D’Angelo. Possiamo aspettarci quindi anche per la prossima interpretazione quelle doti di bellezza e bravura che abbiamo già avuto modo di apprezzare.
Tutta la grande portata di questa personalità immensa è efficacemente resa nel libro di Pascal Schembri, in un intreccio perfetto tra quel poco che si sa della vita del regista e la ricostruzione della sua brillante carriera. Purtroppo l’amaro si può percepire non solo dai molti film di Monicelli, ma anche dalla sua stessa vita. Meglio dire da quella fine tragica che ha lasciato un vuoto incolmabile in ognuno di noi. La profonda tristezza per la sua perdita, avvenuta un brutto 29 novembre del 2010, con un salto nel vuoto dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni di Roma, ha colpito anche Patrizia Pellegrino che infatti ci parla del libro in questi toni:
“Mi piace molto questo libro perché racconta la storia di un grande regista italiano. Mi è dispiaciuto moltissimo per come si sia tolto la vita, ma ci sono molte persone profonde che vivono male la vecchiaia che incombe. È lui è stato uno di quelle. Mi piace leggere come Schembri racconta la vita di colui che è stato una colonna portante del cinema italiano. Si sente davvero molto la sua mancanza”. Già, si sente davvero molto.
Photo credits: Facebook
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