Una giovane donna austriaca è stata trovata impiccata in un zona vicino al lago di Bolsena. Sotto l’albero scelto per il suicidio il corpo senza vita del figlioletto di cinque mesia.
Cecilia Maria Fassine era un giovane studentessa austriaca. Come molti suoi connazionali, aveva deciso di passare alcuni giorni di vacanza in un camping della provincia di Viterbo, vicino al lago di Bolsena. In queste zone sono molti i turisti austriaci e tedeschi che scelgono di passare le vacanze in tranquillità. Ma per Cecilia non è stato così.
La ragazza venerdì notte era uscita dal bungalow per far addormentare il bambino ma non vi aveva mai fatto ritorno. I genitori se ne erano accorti solo dopo alcune ore e, risultate vane le prime ricerche, ieri mattina si erano presentati dai carabinieri a sporgere denuncia. Immediato il piano di ricerca disposto dalla prefettura, che ha visto il coinvolgimento di carabinieri, vigili del fuoco (con unita’ cinofile, squadre a terra e sommozzatori), polizia locale e protezione civile. Stamattina la tragica scoperta, non lontano dalla zona della scomparsa. Cecile si è impiccata su un albero nei pressi di un maneggio. Sotto di lei, coperto da un giubbotto il corpicino del figlio, Matteo Arion.
Il corpo del bimbo verrà sottoposto ad accertamenti medico-legali per stabilire con esattezza le cause del decesso. Anche la salma della studentessa universitaria austriaca di 22 anni, è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sulla vicenda indagano i carabinieri, ma la prima ipotesi è che si tratti di omicidio-suicidio.
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