L’ipotesi dell’attentato terrorista per il disastro aereo dellʼEgyptair

Sono ancora misteriose le cause del disastro aereo che ha colpito Airbus dell’Egyptair in volo tra Parigi e il Cairo. Non si esclude la pista del terrorismo.

Una bomba a bordo, questa secondo la Russia e gli Usa sarebbe stata la causa del disastro aereo che ha colpito l’ Airbus dell’Egyptair. L’aereo si è inabissato nel Mediterraneo dopo aver compiuto improvvise quanto misteriose virate. Tre le ipotesi più accreditate: l’ordigno a bordo, l’azione di un kamikaze o un guasto. Il ministro egiziano dell’aviazione Sherif Fatih ha dichiarato: “Non escludiamo nessuna ipotesi
Mentre l’intelligence russa, seguita da fonti americane, parla di “bomba”, salvo poi fare parziale marcia indietro in serata con il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest: “E’ ancora troppo presto parlare delle cause della tragedia“.

Pochi gli elementi su cui basarsi: le fiamme avvistate in cielo, 240 chilometri a sud dell’isola greca di Karpathos, dal capitano di un mercantile potrebbero far pensare a una bomba o a un kamikaze che si è fatto esplodere, magari non prima di aver minacciato il pilota. Il che potrebbe spiegare le virate scomposte che hanno fatto precipitare l’aereo da 37.000 a 15.000 piedi, ma non dà indicazioni sui perché.

I terroristi potrebbero aver voluto colpire nuovamente Parigi o l’Egitto, o forse l’obiettivo era a bordo. Tra i passeggeri noti c’erano Ahmed Helal, egiziano, direttore di Procter & Gamble negli stabilimenti industriali di Amiens; la cognata di Hisham el-Maqawad, numero due dell’ambasciata egiziana; Sahar al-Khawaga, donna che lavorava all’ambasciata saudita al Cairo. E forse qualcuno del quale non sono state rese note le generalità.

Sembra invece esclusa l’ipotesi che l’Airbus A320 possa essere stato colpito da un missile. Rita Katz, sul Site, scrive che i missili antiaerei di cui dispone l’Isis (se di Isis si tratta), non sono in grado di raggiungere un velivolo in volo a quell’altezza. Manca inoltre la rivendicazione: difficile pensare che non si rivendichi la paternità di un atto del genere. Ipotesi che comunque nessuno, al momento, si sente di smentire.

Photo Credits: Twitter

Gestione cookie