Marco Pannella, la storia del leader dei Radicali e le sue battaglie

Oggi è morto Marco Pannella, storica figura politica italiana e leader del partito radicale. Ecco la sua storia e tutte le sue battaglie.

L’eterno sigaro in bocca e i capelli bianchi e lunghi. Questa è l’immagine di Marco Pannella, uno dei più importanti politici della nostra storia. Dopo una lunga malattia Pannella si è spento all’età di 86 anni. Classe 1930, nel 1955 fonda il Partito dei radicali. Il nuovo Partito Radicale riprese il nome della storica formazione erede dell’estrema sinistra storica nel Parlamento post-unitario, ma in più occasioni, nel corso della propria lunga carriera politica, il carismatico leader di gran parte del radicalismo italiano lascerà intendere pubblicamente di guardare anche ai valori della Destra storica del paese.

Vasco Rossi
Una visione politica contro corrente che fin da subito ha abbracciato le battaglie dei diritti civili. Ad annunciare la scomparsa di Pannella, Radio Radicale, l‘emittente radiofonica da lui fondata nel 1975 come sottofondo musicale per salutare il leader radicale è stato scelto il Requiem di Mozart: “Sono le 14 e 31 minuti, questa è radio radicale e come sentite dal Requiem che radio radicale trasmette e trasmetterà per i prossimi minuti, è morto Marco Pannella. E noi vogliamo innanzitutto far ascoltare il Requiem che Marco Pannella scelse per la nostra radio. Per raccontare il mondo del partito radicale“.

Pannella erba
Una storia quella di Pannella e della radio caratterizzata da battaglia per i diritti civili, come la campagna per il divorzio, per l’aborto e per la legalizzazione delle droghe leggere. Una storia ricca anche di rotture con la politica italiana, caratterizzata dai digiuni gandhiani, di proposta e non di protesta come amava definirli. Pannella era anche l’uomo dei gesti provocatori come la volta che durante una manifestazione per la depenalizzazione delle droghe leggere si fece arrestare per aver fumato uno spinello in pubblico. Tante anche le sue vittorie come quella del 1981 per il no all’abrogazione dell’aborto. Negli anni Novanta trasforma i radicali in un partito transazionale, allargando il campo delle sue battaglie alla lotta contro la pena di morte e contro la fame nel mondo.

Photo Credits: Twitter

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