Arturo Saraceno ha ucciso la fidanzata in seguito ad una lite e ha tentato il suicido colpendosi al cuore con un coltello da cucina, ma è sopravvissuto grazie agli immediati soccorsi. L’uomo ha confessato dicendo “abbiamo litigato per l’ennesima volta e mi è partito un embolo”
L’ennesimo efferato atto di violenza sulle donne è avvenuto nella provincia di Milano, nel comune di Magnago, in via Cardinal Ferrari 3. La vittima Deborah Desirée Fuso, che in seguito ad una lite, è stata barbaramente uccisa dal fidanzato. Arturo Saraceno pare abbia rincorso la ragazza per i quattro piani della palazzina, uccidendola con quindici coltellate, colpendola in varie parti del corpo. Dopo l’insano gesto, ha tentato il suicidio accoltellandosi al cuore, ma è riuscito a sopravvivendo grazie al pronto intervento di un’ambulanza della Croce Azzurra di Buscate.
Il killer è stato ricoverato e messo in sedazione all’ospedale di Legnano, sorvegliato dai Carabinieri di Milano e Monza. Secondo i vicini, la causa dell’ultimo litigio è stata la decisione della vittima di ritornare a vivere dai suoi genitori, proprio per le incomprensioni che avevano portato a frequenti scontri negli ultimi mesi. La coppia non ha mai avuto un rapporto sereno e stabile e più volte la loro relazione, che durava da ben sei anni, era stata interrotta, ma poi erano sempre tornati insieme.
Arturo è riuscito a riprendersi velocemente dalle ferite auto inflittesi e, una volta dimesso dall’ospedale, è stato arrestato per omicidio e condotto nel carcere di Busto Arsizio. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le dinamiche dell’accaduto, attendendo anche i risultati dei test alcolemici e tossicologici di Arturo. Maria Cardellicchio, PM di Busto Arsizio, e i carabinieri stanno ancora analizzando il caso.
Interrogato per oltre sei ore, ha confessato dicendo: Stavo cenando, lei era qui per un chiarimento, abbiamo litigato per l’ennesima volta e mi è partito un embolo. Alcuni vicini hanno confermato che già nei mesi precedenti hanno sentito frequenti liti e urla provenire dall’appartamento della coppia. Ancora un femminicidio, ancora una famiglia devastata dal dolore, in una spirale di violenza che sembra diffondersi sempre più.
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