Lo sconcertante caso del medico Antinori accusato di aver rubato gli ovuli di una ragazza

Severino Antinori medico ginecologo luminare per la fecondazione artificiale è stato arrestato con l’accusa di aver rubato degli ovali dal corpo di una ragazza spagnola.

Una storia ai limiti dell’assurdo, quella che ha coinvolto il medico Antinori e la sua clinica di Milano. Il medico è stato arrestato venerdì a Roma dai Nas di Milano con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali. Il ginecologo, classe 1945, uno dei pionieri della fecondazione assistita in Italia, il mese scorso avrebbe espiantato alcuni gameti da una giovane spagnola, di 24 anni, contro la sua volontà.

La ragazza, sottoposta ad una cura ormonale fatta passare per una terapia per il trattamento di una cisti ovarica, ha riferito di essere stata immobilizzata, anestetizzata e costretta a subire un’asportazione di ovuli, nonché privata del proprio telefono cellulare, per impedirle di chiedere aiuto. Poi, al risveglio dall’anestesia, approfittando della distrazione del personale infermieristico, era riuscita a raggiungere un telefono della clinica ed a chiamare, di nascosto ed in lacrime, il 112.

Una accurata visita medico legale, inoltre, ha rilevato la presenza di ecchimosi sul corpo, compatibili con le manovre di immobilizzazione per l’anestesia forzata. Da qui l’arresto di Antinori, con l’interdizione all’esercizio della professione medica nonché il sequestro preventivo della clinica Matris. I carabinieri hanno sequestrato alcuni embrioni congelati. Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Nunzia Gatto, gli ovuli sarebbero dovuti servire per la fecondazione eterologa, difficile da attuare in Italia, nonostante la legge lo consenta, perché sono poche le donatrici di ovuli. Per Antinori sono scattati gli arresti domiciliari nella sua abitazione romana, da dove sabato è stato trasportato in ospedale per un malore, per il quale sono in corso gli accertamenti clinici.

Photo Credits: Twitter

Gestione cookie