Filippo Nogarin Sindaco cinque stelle di Livorno è stato indagato in merito alla gestione dei rifiuti della città toscana.
Avviso di garanzia per Filippo Nogarin sindaco cinque stelle di Livorno. Il primo cittadino della città toscana è stato indagato per la richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno del tutto identico a quello dell’assessore Lemmetti. “Non conosco ancora la contestazione specifica. Sono fermamente certo di aver sempre agito per il bene dell’azienda e dei livornesi…se già durante le indagini preliminari dovesse emergere una condotta contraria ai principi del M5S sono pronto a dimettermi“. Queste le parole di Nogarin.
IL CASO
L’inchiesta parte dalla Aamps, l’azienda dei rifiuti controllata al 100 per cento dal Comune di Livorno che proprio il sindaco pentastellato ha voluto fosse avviata al concordato preventivo. Sulla gestione dell’azienda gravata da una situazione debitoria pesantissima, anche perchè secondo i livornesi del M5S non avrebbe mai incassato negli anni alcuni importanti servizi svolti, la procura di Livorno e la guardia di finanza ha voluto vederci più chiaro: accertamenti, acquisizioni di documenti e, da qualche settimana, le informazioni di garanzia, per ora una decina arrivate a ex amministratori e allo stesso ex sindaco Pd Alessandro Cosimi. L’arco degli accertamenti, infatti, va dal 2012, quando l’amministrazione comunale era di centrosinistra, al 2016, quando la giunta pentastellata governava da circa due anni.I principali reati contestati, a vario titolo, vanno dalla malversazione ai danni dello Stato all’abuso di ufficio, dal falso in bilancio alla bancarotta.
Tutto emerso solo perchè abbiamo voluto noi che i libri contabili fossero portati in tribunale. Sostengono gli M5S confidando proprio sul buon fine di un concordato preventivo. Reati di bancarotta e abuso d’ufficio anche per l’assunzione di 33 lavoratori precari dell’Aamps alla fine del 2016, quando l’azienda era già in una situazione di grave difficoltà. E su questo punto la risposta di Nogarin e dei suoi è tutta politica e cioè la scelta di aver voluto tutelare i precari storici stabilizzandoli, cosa che, hanno più volte detto, le precedenti amministrazioni di centrosinistra non avevano fatto. La vicenda Aamps nei mesi scorsi ha provocato tensioni e strappi, con sedute di consiglio comunale infuocate con i lavoratori in aula preoccupati per il loro futuro. Ma anche nella giunta, con l’uscita di scena di un assessore, e nel movimento, con l’abbandono del gruppo consiliare di tre dissidenti. Nogarin tuttavia può ancora contare su una maggioranza, per quanto risicata, e, soprattutto sul sostegno ribadito oggi da Grillo.
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