I vertici dell’Europa in Vaticano. Papa Francesco racconta di un suo sogno

I vertici dell’Unione Europea oggi si sono ritrovati in Vaticano per consegnare a Papa Francesco il premio Carlo Magno, per il suo impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia.

Ha parlato di un suo sogno, Papa Francesco, davanti ai leader europei arrivati in Vaticano per la cerimonia del Premio Internazionale Carlo Magno, assegnato oggi a Bergoglio. Il sogno, di un’Europa antica, e che ora non c’è più. “Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo”

Sogno un’Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano“. Un discorso infuocato quello del Papa argentino, pronunciato davanti una platea di leader, re, ambasciatori, rappresentanti politici e internazionali di un’Europa che ha definito “stanca”. Vecchia, una “nonna” senza più ricordi. Senza mai figli, senza più voglie. “La creatività, l’ingegno, la capacità di rialzarsi e di uscire dai propri limiti appartengono all’anima dell’Europa”, ha affermato il Pontefice. Che poi però, rivolgendosi ai leader presenti, ha aggiunto: “Che cosa ti è successo, Europa?”

Parole dure quelle del Papa che puntano il dito contro i nazionalismi europei e le molte discussioni sull’emergenza migranti. Primo tra tutti il caso dell’Austria e della barriera per arginare i migranti. Soluzioni che il Pontefice non approva e che considera non appropriate per una nazione cristiana. Il Papa ha tentato di risvegliare un sogno comune. Perché l’identità Europea è, ed è sempre stata, un’identità dinamica e multiculturale.

Photo Credits: Facebook

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