Donald Trump è riuscito a far arrabbiare anche i Rolling Stones, la band è furiosa con il miliardario americano per una vecchia storia…
La musica dei Rolling Stones, mette d’accordo diverse generazioni, quasi per nessuno è possibile resistere al suo ritmo coinvolgente. È così anche per Donald Trump che martedì sera si è presentato ad uno dei sui comizi sulle note di Start Me Up. La cosa è stata molto apprezzata dai suoi fan, ma i Rolling Stones non sono stati dello stesso parere. Con un comunicato la band inglese si è allineata ad altri artisti come Adele, Neil Young e Aerosmith, chiedendo al tycoon, ormai lanciatissimo verso la candidatura repubblicana alla presidenza, di “interrompere immediatamente ogni uso della loro musica”. Che i Rolling Stones non gradiscano essere associati a Donald Trump lo chiarisce il romanzesco precedente raccontato a Pollstar dal loro ex promoter, Michael Cohl.
Era il 1989 e il gruppo stava chiudendo il tour americano di Steel Wheels. Cohl propose un evento da trasmettere in pay-per-view ma l’unico che accettò di concludere l’affare fu Donald Trump che mise a disposizione la sua Boardwalk Hall di Atlantic City per ospitare il concerto. La reazione della band fu subito poco amichevole e si trovò un accordo che imponeva a Trump di non associare in alcun modo la sua immagine al concerto e, addirittura, gli fu intimato di non assistere nemmeno all’esibizione.
Ma come è nello stile di Trump, ignorò i patti per presentarsi il giorno del concerto in sala stampa e la reazione di Keith Richards non fu molto tenera, tutt’altro. Tirò fuori un coltello a serramanico e minacciò di sistemare la situazione alla sua maniera. Il precedente si stava per ripetere, Trump deve essere un fan accanito dei Rolling Stones e su questo non lo possiamo biasimare, ma forse questa volta ha veramente esagerato.
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