Almeno 20 persone tra cui un bambino sarebbero rimasti ucciso in un raid aereo compiuto dall’esercito di Assad su Aleppo. Tra le vittime anche un medico.
Era uno dei pochi pediatri rimasti nella zona di Aleppo, il medico morto del raid aereo di ieri notte ad Aleppo. Ad essere colpito è stato l’ospedale di Al-Quds, secondo gli attivisti dell’opposizione locale, è stato colpito per due volte nel giro di pochi minuti. Questa mattina si continuava a scavare nelle macerie e si teme che il bilancio delle vittime possa crescere di molto. Quella di colpire gli ospedali è un’abitudine sempre più consueta nella guerra in Siria. Medici Senza Frontiere ha denunciato che gli attacchi sono pianificati e fatti di proposito per fiaccare la resistenza del nemico. L’associazione è arrivata a cercare di mimetizzare le strutture per ingannare l’aviazione.
#Aleppo: almeno 3 medici uccisi in attacco all’ospedale supportato da #MSF, incluso uno degli ultimi pediatri. Non sono bersagli #NotATarget
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 28 aprile 2016
Della crisi siriana ha parlato al quotidiano Avvenire anche il vescovo caldeo di Aleppo, Antoine Audo, che è anche presidente della Caritas locale. Secondo monsignor Audo, “tutti i cristiani andranno via da questa area del mondo, resterà solo Dio con la sua misericordia, la sua provvidenza, la forza del suo perdono“. Per il vescovo, i jihadisti del sedicente Stato islamico sono “burattini senza futuro”.
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