Isis, allarme in Italia: terroristi pronti a colpire

Cellule terroristiche dormienti dello Stato islamico sono presenti in Italia, così come in Germania e nel Regno Unito. A lanciare l’allarme è il capo dell’intelligence americana James Clapper.

Sono gruppi analoghi a quelli che hanno organizzato gli attentati di Bruxelles, del 22 marzo in cui più di trenta persone persero la vita. Questo è quanto affermato da James Clapper, capo dei servizi segreti americani, che ha sottolineato la necessità per i Paesi dell’Unione europea di impegnarsi di più nella condivisione di informazioni d’intelligence per contribuire a contrastare attacchi terroristici.

Secondo l’esperto, il desiderio delle nazioni Europee di incoraggiare la libera circolazione di beni e persone attraverso i loro confini e di garantire la privacy dei propri cittadini potrebbe recare diversi problemi alla sicurezza e alle strategie di controllo dei gruppi di terroristi. Clapper è stato chiaro al riguardo: tutti i Paesi dell’Unione Europea dovrebbero spendersi maggiormente per questa causa, e condividere più informazioni d’intelligence per contribuire a contrastare attacchi terroristici. Solo così si potrebbe ottenere un lavoro di sinergia atto a identificare e neutralizzare le presunte cellule clandestine jihadiste nelle tre nazioni europee.

L’allarme arriva dopo quello lanciato dalla Germania di possibili attentati sulle spiagge italiane, spagnole e francesi. Con l’arrivo della bella stagione i terroristi potrebbero prendere di mira le nostre spiagge, in quanto sono molto affollate e non hanno particolari misure di sicurezza capaci di contrastare gli attacchi. La fonte tedesca ha aggiunto che i terroristi sarebbero pronti a mascherarsi da venditori ambulanti per poi farsi esplodere in mezzo alla folla. Un ipotesi agghiacciante che punta i riflettori sulla nostra sicurezza nazionale. Ora l’allarme del capo dei servizi segreti americani che mette in guardia l’Italia su possibili cellule terroristiche dormiente, dovrebbe far alzare di più la guardia alle forze dell’ordine.

Photo Credits: twitter

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