Bruxelles è sempre più convinta degli obiettivi del Migration Compact. Junker in una lettera inviata a Renzi si dice soddisfatto della strategia. Ma di cosa si tratta, proviamo a spiegarlo.
“Dear Prime Minister, caro Matteo accolgo con grande favore la tua iniziativa che conferma l’esigenza di un approccio europeo al tema europeo delle migrazioni, la stessa che ho sostenuto dall’inizio del mio mandato“. Questo l’incipit della lettera inviata ieri sera dal presidente della Commissione Europa, Claude Juncker al premier Matteo Renzi che promuove a pieni voti l’iniziativa italiana del Migration Compact presentata la settimana scorsa.
I PUNTI DEL MIGRATION COMPACT
Il primo punto della strategia per controllare l’emergenza migranti è quello di offrire un’opportunità di migrazione legale con strumenti e modalità chiare e concrete per far in modo che i migranti possano accedere al mercato del lavoro europeo. Segue uno schema di reinsediamenti, riservato solamente ai paesi che si impegnano a stabilire sistemi si asilo nazionali. In cambio l’Unione Europea chiede un controllo dei confini coordinato dalla forze dell’ordine locali e dalla Guardia di frontiera europea. Questo dovrebbe portare alla riduzione dei flussi migratori. In più l’Ue chiede maggiore collaborazione per quanto riguarda i rimpatri, l’identificazione dei migranti e la distribuzione di documenti validi sempre con il sostegno locale di strutture di accoglienza dove è possibile identificare chi ha diritto a ottenere una protezione internazionale e chi invece non ha questo diritto. L’Europa si impegna insieme ai paesi a combattere la lotta contro i trafficanti, con operazioni congiunte di polizia e aumentando la cooperazione giudiziaria.
“Apprezzo molto l’iniziativa che conferma l’approccio europeo che ho promosso sin dalla mia nomina alla Commissione“, scrive Juncker nella lettera a Renzi, ma precisa che il piano era già stato preso in considerazione da Bruxelles lo scorso maggio e che ha avuto seguito al vertice a Malta lo scorso autunno con la creazione di un Eu-Africa Trust Fund da 1,8 miliardi con 350 milioni che sono già stati allocati per progetti per lo sviluppo con i paesi africani. Il Presidente riconosce la necessità di andare oltre e annuncia una Comunicazione della Commissione Europea sul tema per il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno.
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