Barack Obama, nel giorno della sua visita a Riad annuncia di voler pubblicare un dossier segreto che rivelerebbe un ruolo dell’Arabia Saudita negli attentati dell’11 settembre.
Nel giorno in cui Barack Obama inizia la visita in Arabia Saudita, arriva l’annuncio: L’intelligence sta rivalutando un dossier segreto sugli attentati dell’11 settembre e sta prendendo in considerazione di desecretare i documenti. Si tratta di 28 pagine mai lette prima, dove si sospetta possano esserci tracce del ruolo dell’Arabia Saudita negli attentati. Ho un’idea di cosa ci sia scritto – ha aggiunto Obama – ma la nostra intelligence, guidata da Jim Clapper, ha dovuto assicurarsi che le informazioni, una volta rilasciate, non compromettessero la sicurezza del paese. Credo che Clapper abbia quasi finito questo lavoro.
In realtà da tempo le famiglie delle vittime e i loro avvocati chiedono di aprire gli archivi e a loro si sono unito anche molti politici, come la leader dei democratici alla Camera Nancy Pelosi. In un’intervista rilasciata alla CBS però Obama ha confermato di essere contrario al Justice Against Sponsors of Terrorism Act Bill, un provvedimento che consentirebbe ai familiari delle vittime di portare avanti azioni legali contro paesi sospettati di aver sostenuto gli attacchi. Se dessimo questa possibilità – ha spiegato Obama – anche gli Stati Uniti potrebbero essere citati in giudizio in altri paesi.
La visita di Obama a Riad ha lo scopo di riportare su un piano diplomatico i rapporti tra Arabia Saudita e Stati Uniti, che erano già stati incrinati dall’accordo sul nucleare tanto voluto dal presidente Usa con l’Iran; rapporti che sarebbero ancora più compromessi dall’approvazione del provvedimento che renderebbe l’Arabia Saudita penalmente responsabile per qualsiasi ruolo giocato negli attacchi terroristici a New York dell’11 settembre del 2001.
Obama del resto non fa mistero del fatto che gli causi non poca irritazione il fatto di essere obbligato dal protocollo della politica estera a trattare l’Arabia Saudita come un alleato, come dichiarato in un’intervista rilasciata a The Atlantic. Si attendono dunque gli sviluppi delle prossime ore.
Photo Credits: Twitter