Papa Francesco a Lesbo: i profughi non sono numeri

Papa Francesco è partito questa mattina per la visita lampo a Lesbo. L’arrivo a Mitylene è previsto per le 10,20, a Lesbo ad accoglierlo ci sarà il premier greco Alexis Tsipras che accompagnerà il pontefice e i patriarchi ortodossi, Bartolomeo e Hieronimos, in questa visita umanitaria.

Scopo del viaggio sarà la visita al Moria Refugee Camp, il campo profughi che ospita circa 2.500 richiedenti asilo, provenienti sopratutto dalla Siria, ma anche da altri paesi del Medio Oriente. Il Papa e i due Patriarchi incontreranno personalmente una rappresentanza dei profughi e pranzeranno in un container con alcuni di loro. Previsto un discorso dei tre leader religiosi e la firma di una dichiarazione congiunta. Alle 13.45 il Papa, sempre con i due Patriarchi, si trasferirà al porto per incontrare la cittadinanza. Qui pronuncerà un altro discorso. Al termine ci sarà una breve preghiera e il lancio in mare di corone di alloro in ricordo dei migranti morti nella loro fuga verso l’Europa. Il rientro del pontefice a Roma è previsto alle 16,30 all’aeroporto militare di Ciampino.

Queste le parole del Papa su Twitter rivolte anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Francesco ha voluto con sé nella visita di oggi il patriarca di Costantinopoli e quello ortodosso di Atene. Il Pontefice andrà nel campo profughi che accolgie tra i 2.500 e i 4.000 migranti, tra cui il 40 per cento composto da bambini. Nel pomeriggio al porto incontrerà la popolazione dell’isola. Quindi terminerà la sua visita-lampo. Lo scopo principale del viaggio è quello di “portare conforto a tanti profughi“. Lo afferma lo stesso Pontefice nel messaggio a Sergio Mattarella inviato “nel lasciare il suolo italiano per recarmi in Grecia

Photo Credits: Facebook

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