Doina Matei, il padre di Vanessa Russo chiede la pena di morte per l’assassina della figlia

In questi giorni si è riaperto un episodio di cronaca del 2007 che ha scosso l’opinione pubblica: il caso di Doina Matei, la donna romena che per un futile motivo uccise, con un ombrello Vanessa Russo, una ragazza di 23 anni.

I FATTI

È una giornata d’aprile del 2007, quando Vanessa Russo una ragazza di 23 anni sale sulla metropolitana di Roma, a Termini. Nello stesso vagone, c’è Doina Matei, romena anche lei poco più che ventenne. La metro è piena, basta uno spintone, qualche parola in più per far nascere un litigio. Così succede alle due ragazze, ma la loro lite non finisce alla fermata della metro, ma nel sangue. Doina ha con sé un ombrello, uno di quelli grandi con una grossa punta di ferro, è con questa che colpisce Vanessa in un occhio, perforandole l’orbita. La ragazza morirà dopo pochi giorni e Doina Matei verrà arrestata dai carabinieri e condannata a 16 anni di prigione.

LE FOTO SU FACEBOOK

Doina Mattei sconta la sua condanna nel carcere della Giudecca a Venezia e come prevede la legge dopo otto anni di reclusione, le viene concessa la semilibertà per buona condotta. Al mattino può uscire dal carcere per andare a lavorare in una cooperativa per poi rientrare la sera. Inoltre le sono concessi anche alcuni permessi premio, per poter dormire fuori dal carcere, Doina nonostante sia una giovane donna ha due figli. Proprio in una di queste gite premio, commette un errore che le costerà caro. Durante una giornata al lido di Venezia si scatta delle fotografie per poi postarle sul suo profilo Facebook.

Doina Matei
LA POLEMICA

Immediatamente è scoppiata la polemica, stampa e opinione pubblica hanno condannato il gesto, visto come un’offesa verso i parenti della vittima. Doina si difende dicendo di non averlo fatto in maniera offensiva, per lei è stato un gesto normale come farebbe qualsiasi altra ragazza. Il punto è che Doina non è una ragazza qualsiasi, ma un’assassina condannata per un omicidio brutale, dettato dall’impeto. A tradirla forse è stata la sua giovane età e la voglia di ritornare a vivere dopo gli anni passati in prigione. Molto duro il commento del padre di Vanessa, Alessandro Russo: “Doina Matei? Ci vuole la pena di morte. Ha ammazzato mia figlia con cattiveria e crudeltà, è un’assassina, per noi foto sono pugnalata.” Alla fine il magistrato, Vicenzo Semeraro ha revocato a Doina Matei la semilibertà. Una decisione presa in merito al grande scalpore che ha suscitato tra l’opinione pubblica quel maledetto selfie su facebook.

Photo Credits: Twitter

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