All’eta di 61 anni è scomparso Gianroberto Casaleggio, fondatore e leader del Movimento 5 Stelle.
Era il guru, la mente del Movimento 5 Stelle. Un uomo enigmatico, con la passione per l’informatica e i capelli lunghi, spettinati, marchio di fabbrica di uno stile di vita che ha contagiato tutti gli attivisti del Movimento. Una figura controversa nel partito politico, non sempre amata e spesso osteggiata per i suoi metodi poco ortodossi. “Un’idea non è di destra né di sinistra. È un’idea. Buona o cattiva“. Questo il suo motto. Curatore del Blog di Beppe Grillo e editore dei suoi libri, qualche giorno fa aveva dichiarato di voler uscire dalla politica, forse proprio a causa di quella malattia che oggi l’ha ucciso.
Oggi nessuna polemica e nessun attacco, davanti alla morte solo rispetto per la persona e per chi gli voleva bene.#Casaleggio
— Filippo Casini (@Filippo_Casini) 12 aprile 2016
Proprio dal web è partita la notizia della sua scomparsa. Quel web che insieme a Beppe Grillo aveva osannato e promosso come rivoluzione sociale e politica, oggi l’ho saluta con l’hashtag #CiaoGianroberto. Da twitter arriva anche il saluto commosso di Beppe Grillo.
#CiaoGianroberto pic.twitter.com/CKpEaEdSJs
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 12 aprile 2016
“Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all’ultimo.” Questa la nota ufficiale della notizia sul blog del Movimento. “Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive.” Questo quanto scriveva Casaleggio in una lettera al Corriere.
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