Giochi. Enti locali a Governo: “Non vanificare nostri sforzi”

In attesa delle linee guida che arriveranno dalla Conferenza Stato-Regioni in materia di gioco sui temi relativi all’offerta del gioco pubblico (il limite temporale imposto dalla Legge di Stabilità è il 30 aprile prossimo), gli Enti locali hanno iniziato a confrontarsi. Lo scorso 9 marzo ha avuto luogo a Milano la “Prima giornata nazionale delle Regioni e degli Enti locali sul contrasto al gioco d’azzardo”, evento promosso dalla regione Lombardia, cui hanno preso parte oltre 400 persone provenienti da tutta Italia. Presente anche il sottosegretario all’Economia e Finanza, Pier Paolo Baretta.

Nel corso dell’incontro è stato presentato il “Manifesto delle Regioni per la lotta alla ludopatia”, che ha ottenuto già l’adesione di Lombardia, Liguria, Veneto. L’obiettivo è quello di chiedere alla Conferenza Unificata di “non retrocedere dai terreni conquistati al gioco d’azzardo grazie alle buone azioni regionali, di garantire, con l’introduzione della futura cornice normativa di livello statale, la salvaguardia della normativa regionale preesistente”.

Da parte sua Baretta ha definito la Conferenza del 9 marzo “una buona occasione di dialogo” tra Stato ed Enti locali. Il sottosegretario ha specificato: “In questo anno si è esagerato, soprattutto con le slot, ma non solo. Contrastare il gioco d’azzardo è un discorso molto complesso in quanto entrano in gioco il contrasto all’illegalità, la cura della ludopatia, la necessità di garantire introiti fiscali allo Stato. Non c’è mai stato un problema di togliere le competenze agli enti locali, occorre trovare un punto di incontro. Lo Stato non può pensare solo a fare cassa, ma l’ente locale non può pensare solo che ha un territorio da bonificare dal gioco d’azzardo. (…) Occorre anche favorire una riorganizzazione del settore. Troppo complesso, con troppi gestori, difficilmente controllabili. Penso che un passo in avanti sarebbe limitare il numero massimo di apparecchi per ogni locale, arrivando alla metà delle attuali (…). Agli enti locali
chiedo: troviamo un criterio, ad esempio un numero di punti gioco ogni tot di abitanti. Poi sarà competenza dell’ente locale decidere dove concedere o meno l’apertura”.

Intanto in Commissione Finanze del Senato si attende l’esame del disegno di legge a firma di Franco Mirabelli (Pd), che prevede il riordino complessivo del settore. Tra i soggetti che verranno ascoltati nelle audizioni conoscitive ci sono rappresentanti di Monopoli di Stato, Sistema Gioco Italia (Federazione di Confindustria), Giochi e Società (Associati: Sisal, Lottomatica, Intralot, Eurobet, Cogetech/Snai, Gamenet), As.tro (Associati: alcune centinaia di aziende di gestione di apparecchi), Federbingo (Associati: alcune decine di concessionari Bingo), Lottomatica, Sisal, Snai, Novomatic, Associazione Logico, Gioco News, F.I.G.P., Sapar, Anci, Rappresentanza Regioni, Avviso Pubblico, Mettiamoci in Gioco, Lega Autonomie, Guardia di Finanza, Direzione Nazionale Antimafia, Federserd, Alea, Sogei, Federazione italiana tabaccai, Anit, Salvagioco, Siae.

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