La Traviata al Teatro dell’Opera di Roma

Andrà in scena al Teatro dell’Opera di Roma “La Traviata”, su musiche di Giuseppe Verdi, regia di Sofia Coppola, direzione di Jader Bignamini.

Debutterà il 24 maggio 2016 al Teatro l’Opera di Roma (con repliche il 25, 26, 27, 28, 29, 31 maggio e 1, 3, 4, 5, 21, 23, 25 e 30 giugno) La Traviata, opera in tre atti su musiche di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave da La Dame aux camélias di Alexandre Dumas, scene di Nathan Crowley, costumi di Valentino Garavani, regia di Sofia Coppola. Lo spettacolo vedrà in scena il Coro, il Corpo di Ballo e l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Jader Bignamini. Nei ruoli principali: Francesca Dotto e Maria Grazia Schiavo (Violetta Valery); Antonio Poli, Arturo Chacón-Cruz e Matteo Desole (Alfredo Germont); Roberto Frontali e Giovanni Meoni (Giorgio Germont); Anna Malavasi (Flora); Andrea Giovannini (Gastone); Roberto Accurso (il Barone Douphol); Andrea Porta (il Marchese D’Obigny); Graziano Dalla Valle (il Dottor Grenvil);
Chiara Pieretti (Annina).

La Traviata al Teatro dell'Opera di Roma

L’opera ci trasporta a Parigi, a metà Ottocento. C’è una gran festa nella casa di Violetta Valéry, una mondana famosa, la cui salute è gravemente minata. Un nobile, Gastone, presenta alla padrona di casa il suo amico Alfredo, che l’ammira sinceramente. L’attenzione che Violetta dimostra per la nuova conoscenza non sfugge a Duphol, il suo amante abituale. Mentre Violetta e Alfredo danzano, il giovane le dichiara tutto il suo amore e Violetta gli regala una camelia: rivedrà Alfredo solo quando sarà appassita. Violetta è innamorata, per la prima volta. Nel secondo atto Alfredo e Violetta Valéry vivono adesso felici in una villa di campagna. Alfredo scopre dalla cameriera Annina che Violetta sta vendendo i suoi gioielli perché rimasta senza denaro e si precipita a Parigi per procurarsene. Violetta, rifiutando l’invito ad una festa di Flora, sua amica, riceve la visita inattesa del padre di Alfredo, Giorgio Germont, che l’accusa di condurre il figlio alla rovina. Violetta replica di non avere mai chiesto nulla ad Alfredo, ma Giorgio non rinuncia al suo proposito di separare Alfredo e Violetta.

La Traviata al Teatro dell'Opera di Roma

La donna fa quello che crede essere il bene del suo innamorato e abbandona Alfredo, che è colto da gelosia. Violetta riappare ad una festa nuovamente accompagnata da Duphol, che vorrebbe sfidare il giovane Germont. Violetta implora Alfredo di lasciare la casa; se ne andrà, lui dice, solo se lei lo seguirà. La ragazza allora gli rivela di aver giurato a Duphol di non incontrarlo più, per non raccontare il colloquio che ebbe con suo padre. Alfredo si indigna, la tratta da prostituta. Arriva Giorgio che lo rimprovera per questo comportamento, ma non gli svela la verità.  Nel terzo atto la salute di Violetta è molto peggiorata. La donna non può più alzarsi dal letto. Le giunge una lettera di Germont: finalmente ha deciso di spiegare tutto a suo figlio. Alfredo è commosso e sta arrivando. Violetta è incredibilmente felice, ma teme di non sopravvivere fino al suo arrivo. Ma, infine, Alfredo è lì, al suo capezzale; e vi è anche suo padre, profondamente pentito. La tisi uccide Violetta davanti a loro, in un’atmosfera di acuto dolore, addolcita però dalla delicatezza e dalla purezza dei sentimenti.

Photo credits: Twitter

 

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