Questa settimana la rubrica In libreria di Velvet News consiglia cinque libri incentrati su temi attuali: il libro confessione dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino; un interessante testo di Roberta Bruzzone ed Emanuele Florindi nel quale si ragiona sul lato oscuro dei social media; la conversazione del 1987 tra Primo Levi e Giovanni Tesio che restituisce dopo molti anni un bellissimo ritratto autobiografico dello scrittore e, infine, due romanzi che raccontano storie della vita di tutti i giorni
Ignazio Marino. Un marziano a Roma di Ignazio Marino (Feltrinelli)
Uscito il 31 marzo, dopo essere stato presentato dallo stesso Ignazio Marino alla galleria Alberto Sordi, definendolo subito “una vera bomba”, il nuovo libro dell’ex sindaco di Roma è un racconto lucido e consapevole, rivolto a ragionare sulle mosse più clamorose del proprio mandato e a porre interrogativi su questioni che, secondo Marino, andrebbero ancora risolte. Si tratta di un racconto che ha l’aspetto di una confessione, scaturita dopo pochi mesi dall’epilogo del suo mandato. Il ragionamento di Ignazio Marino è vero e senza inibizioni. Non dimentica di parlare di tutte le resistenze che ha incontrato nel corso del suo governo della città, comprese quelle che lo hanno fatto fuori, senza tralasciare nomi e cognomi. Così come non dimentica di smascherare situazioni un po’ ambigue, come richieste di nomine e assunzioni che gli erano state fatte. Forse per questo Ignazio Marino ha definito il suo libro “una bomba”, a causa della quale, sembra opportuno pensare, sono molti quelli che dovrebbero tremare.
Il lato oscuro dei social media di Roberta Bruzzone e Emanuele Florindi (Imprimatur)
Si tratta di un testo davvero interessante il nuovo libro scritto dalla criminologa Roberta Bruzzone e dall’Avvocato Emanuele Florindi. Interessante perché affronta un’ efficace esplorazione di un mondo molto vicino a noi, quello dei social media. Un mondo piuttosto popolato, visto che il 42% della popolazione mondiale è online. Ma, proprio perché frequentatissimo, questo mondo più essere una fonte importante di aiuti, soprattutto a livello professionale, ma, al tempo stesso, più nascondere appunto un lato oscuro. Ed è proprio questo lato oscuro che i due autori cercano di chiarire nel loro libro. Se la vita in rete è come una giungla, prendendo in prestito una metafora usata dalla stessa Bruzzone, chi sono i predatori in agguato e chi le potenziali vittime. Questi interrogativi e molti altri saranno argomentati in questo libro che cercherà di rendere chiare le tipologie e le modalità dei nuovi crimini del momento, crimini molto vicini a noi e molto particolari, proprio per la scena insolita nella quale hanno luogo.
Io che vi parlo. Conversazione con Giovanni Tesio di Primo Levi (Einaudi)
La casa editrice Einaudi, con la quale l’autore ha dato alle stampe tutte le sue opere, pubblica un testo che per parecchio tempo era rimasto taciuto. La conversazione tenuta tra lo scrittore e chimico torinese, nonché testimone della dolorosissima esperienza del lager di Auschwitz, Primo Levi, e Giovanni Tesio, nei primi mesi del 1987, restituisce, infatti, un bellissimo ritratto autobiografico di una delle voci più sconvolgenti del nostro Novecento letterario. Domanda dopo domanda, risposta dopo risposta, Primo Levi, seguendo il tracciato della sua preziosa memoria, racconta le fasi più importanti della sua vita: l’infanzia, gli anni della formazione, la guerra, il ritorno a casa e il suo importante incontro con la scrittura, da lui sempre considerata un mestiere a tutti gli effetti. Tra le varie memorie suggestive che compongono il libro, ne vogliamo estrapolare una dalla quale emerge contemporaneamente sia l’uomo sia lo scrittore Primo Levi: “Io mi ritengo uno che ha combattuto parecchie battaglie. Che ne ha perse alcune e ne ha vinte altre. Devo avere una certa forza profonda, perché sono sopravvissuto ad Auschwitz, questa è una grossa battaglia. Anche come chimico ho sopportato sconfitte, ma ho vinto parecchie volte. Poi, come scrittore. Mi sono ritrovato a diventare uno scrittore quasi mio malgrado, ho aperto un capitolo nuovo. Mi è venuta addosso a scalini, prima in Italia e poi all’estero, questa ondata di successo che mi ha squilibrato profondamente, mi ha messo nei panni di qualcuno che non sono io”.
Io prima di te di Jojo Moyes (Mondadori, collana «Omnibus»)
Recentemente pubblicato in Italia, dopo che in Inghilterra è risultato il libro più votato nella storia del “Richard and Judy Book Club”, nelle nostre librerie è già in vetta alle classifiche. Non poteva essere altrimenti, visto che la scrittrice inglese, una delle più affermate del panorama narrativo del momento, ha già dato conferma di un successo garantito, con le sue prove precedenti. In questo suo nuovo romanzo, di cui si attende l’uscita di un film su grande schermo il prossimo 23 giugno, l’autrice offre una rappresentazione romantica e vera di una storia, nata dall’incontro tra due persone completamente diverse. Il motore del romanzo è proprio questo incontro/scontro tra due mondi diversi che, però, riescono a creare un’osmosi perfetta, in cui l’uno ha molto da insegnare e trasmettere all’altro. L’incontro tra la ventiseienne Louisa Clark, che fa la cameriera ed è fidanzata da quasi sette anni, con un uomo di successo, il trentacinquenne Will Traynor, che un tragico incidente ha costretto alla sedia a rotelle, metterà in discussione la vita di entrambi. Diventeranno i poli estremi di una corda fatta di emozioni cocenti, che terrà inchiodati i lettori, i quali, pagina dopo pagina, sentiranno costante un nodo in gola, impossibile da sciogliere. Questo incredibile vortice di emozioni si andrà ad incrociare con un tema fortemente importante, quello dell’eutanasia, obbligando chi legge a riflettere, oltre che ad emozionarsi. Sentimento e riflessione, le due facoltà più importanti dell’essere umano, sono racchiuse in questo romanzo che, sicuramente, è molto interno alla sfera dell’umano.
Splendi più che puoi di Sara Rattaro (Garzanti)
Il nuovo romanzo di Sara Rattaro, scrittrice italiana che dal 2009 ha partorito bellissimi romanzi che sono rimasti impressi sia ai lettori sia alla critica, si basa su una tematica molto attuale e, purtroppo, anche molto diffusa, quella della violenza domestica subita dall’universo femminile. La storia raccontata, infatti, è una storia vera. L’autrice viene ospitata a casa di una sua vecchia amica, distante pochi chilometri dalla propria abitazione, che le racconta la sua vicenda personale. Sara la custodisce gelosamente per alcuni mesi nella propria testa, prima di farla diventare un bellissimo romanzo. In effetti, la storia di Emma – così si chiama la protagonista – risulta la trasposizione letteraria della storia di molte donne, che si trovano a vivere le medesime soffocanti esperienze. Quello che dapprima sembra l’uomo perfetto, quello che non ti farebbe mai mancare niente, poi, non si sa come, cambia radicalmente. Ti allontana dagli altri e, spinto da uno stupido e accecante desiderio di possesso,ti fa divenire una cosa sua. Questa storia però, fortunatamente, ha un esito positivo. Emma, infatti, con coraggio è riuscita a liberarsi e a trasformare quella che prima era una prigione nella cima di un monte dal quale ha spiccato un volo, da uccello libero, al quale nessuno più metterà catene. Un romanzo che vale la pena di leggere, per fornire un esempio di forza e coraggio a tutte quelle donne più deboli, che vorrebbero, ma non ce la fanno.
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