Il Primo Ministro islandese si è dimesso sull’onda dello scandalo “Panama Papers”

Il Premier islandese Sigmundur David Gunnlaugsson è la prima vittima dello scandalo “Panama Papers”. Il premier si è dimesso dopo aver tentato di sciogliere invano il Parlamento che aveva votato una mozione di sfiducia.

Il Premier islandese Sigmundur David Gunnlaugsson si è dimesso dopo essere stato coinvolto dello scandalo “Panama Papers”. Il Primo Ministro era stato preso di mira da una mozione di sfiducia dell’opposizione nel Parlamento di Reykjavik, che aveva tentato invano di sciogliere, ed era stato oggetto di una petizione online firmata che ha raccolto 26.000 firme (quasi l’8% della popolazione) in cui gli islandesi chiedevano le dimissioni, insieme a migliaia di altri cittadini che erano inoltre scesi in piazza a manifestare per lo stesso motivo. Secondo le accuse, il premier e la moglie Anna avrebbero acquistato una compagnia off-shore, la Wintris, nel dicembre del 2007 e due anni dopo Gunnlaugsson avrebbe trasferito alla consorte la sua metà delle azioni, per un valore di milioni di dollari, sotto la copertura della somma simbolica di un dollaro. Il premier, da parte sua, nega ogni coinvolgimento nello scandalo e dichiara di non aver mai violato le regole fiscali e di non aver beneficiato finanziariamente dell’operazione.

Il Primo Ministro islandese si dimette per lo scandalo “Panama Papers”

La notizia delle dimissioni di Gunnlaugsson è stata diffusa sui principali media internazionali, che definiscono il premier “la prima vittima dei Panama Papers”. L’attuale ministro dell’Agricoltura Sigurdur Ingi Johannsson potrebbe prendere il suo posto. Si tratta del primo caso di dimissioni da quando è scoppiato lo scandalo della diffusione dei “Panama Papers”, i documenti trapelati dallo studio legale Mossack Fonseca e diffusi dai media internazionali riguardanti 214mila società offshore, con il coinvolgimento di banche, leader internazionali, capi di Governo, imprenditori, VIP, artisti e calciatori. Scandalo che, come commentato da Barack Obama: mostra come l’elusione fiscale sia un problema globale.

 

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