Verrà consegnato martedì al Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, il dossier scritto dalle autorità egiziane sulla morte dello studente italiano Giulio Regeni.
Foto, documenti e informazioni importanti. Questo contiene il tanto atteso dossier che una delegazione egiziana ha preparato sulla morte di Giulio Regeni. All’interno dei documenti anche le deposizioni dettagliate degli amici di Giulio sui suoi spostamenti duranti i gli ultimi giorni di vita del ragazzo. Il rapporto del ministero dell’Interno egiziano destinato alla procura di Roma, inoltre contiene importanti informazioni sulla banda di criminali uccisi al Cairo e accusati d’essere gli assassini di Regeni. Oltre a queste informazioni verranno riconsegnati gli effetti personali del ragazzo, trovati nella casa della sorella di uno dei criminali.
La famiglia di Giulio si aspetta molto dai documenti del dossier, il padre e la madre del ragazzo vogliono risposte nette e così anche i suoi amici e conoscenti. Ma a chiedere verità sulla sua morte non sono solo le persone vicine al ragazzo, ma tutta l’Italia che pretende di sapere cosa sia successe quel giorno di tre mesi fa. Intanto, inquirenti e investigatori italiani chiedono di acquisire i tabulati telefonici e il traffico di celle di una decina di persone, tra cui amici e conoscenti di Regeni per ricostruire gli spostamenti compiuti dal ricercatore italiano nei giorni precedenti la sua scomparsa.
Una storia ancora tutta da capire, quella della fine del ragazzo, torturato per almeno cinque giorni prima d’essere ucciso. Torture terribili fatte apposta per cercare di estorcere informazioni. Cosa volevano sapere gli aguzzini di Giulio? Forse qualche cosa relativa alle ricerche sui sindacati egiziani, di cui si stava occupando il ragazzo? O c’entra qualcos’altro. Queste domande per ora rimangono senza risposta. Si spera che il dossier egiziano, riveli qualche informazione in più
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