Questa settimana Velvet News per la rubrica “Un libro sul comodino di…” ha intervistato la cantante Fiordaliso, prima che partisse per l’Honduras. Le abbiamo chiesto quale libro avrebbe portato su L’Isola. Ha risposto senza esitazione un libro di Giorgio Faletti, visto che era suo amico e ha sofferto molto per la sua scomparsa
Prima di imbarcarsi per l’Honduras, dove sarebbe stata una dei naufraghi protagonisti dell’undicesima edizione de L’Isola dei Famosi, la cantante emiliana Fiordaliso ci ha lasciato delle bellissime dichiarazioni. Spera che questa nuova e incredibile esperienza possa disintossicarla dalla tecnologia e restituirle tutta la bellezza della natura. (LEGGI ANCHE: L’ISOLA DEI FAMOSI 2016, LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI). Già in queste prime puntate, Fiordaliso sta confermando quelle che erano le premesse sul suo conto, grande forza e spirito d’iniziativa. (LEGGI ANCHE: L’ISOLA DEI FAMOSI 2016, SECONDA PUNTATA FRA ABBANDONI E POLEMICHE).Poi le abbiamo chiesto quale libro avrebbe portato con piacere su L’Isola e lei, senza esitazione, ha risposto: “Sicuramente un libro di Faletti… magari l’ultimo, La piuma”.
La piuma (Baldini & Castoldi) è l’ultimo libro postumo del grande scrittore Giorgio Faletti, pubblicato a quasi un anno dalla sua scomparsa. In questa sua ultima creazione emerge in tutta la sua evidenza la vivace genialità di Faletti che stupisce i suoi lettori con un libro innovativo, diverso da tutti quegli appassionanti gialli che ci aveva regalato nel corso del tempo. La piuma invece è una lunga e bellissima favola allegorica sulla vita. Seguendo il volo inarrestabile di una semplice piuma partita da un mero cassetto, viene sviluppata un’incessante esplorazione nell’universo poliedrico dell’esistenza umana.
In un’esperienza estrema come quella de L’Isola, questo libro offrirebbe insegnamenti morali preziosi per Fiordaliso, per gli altri naufraghi e per tutti noi lettori. Inoltre la scelta della cantante emiliana è stata dettata, e non poteva essere diversamente, dal grande affetto che la univa all’amico Giorgio Faletti. Infatti dietro un inevitabile velo di commozione aggiunge: “Di lui mi è sempre piaciuto il suo essersi rinnovato sempre con successo. Inoltre era un mio amico e ho sofferto molto per la sua scomparsa”. Come dare torto a Fiordaliso, quando vengono a mancare grandi geni come Giorgio Faletti, il vuoto che lasciano nel mondo della cultura e dell’arte, nonchè nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, è davvero incolmabile.
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