Zimbabwe, due italiani padre e figlio scambiati per bracconieri e uccisi

La Farnesina conferma l’uccisione di due italiani in Zimbabwe, padre e figlio originari di Padova. Sono stati scambiati per bracconieri all’interno del parco naturale di Mana Pools e uccisi dai guardiani del parco.

Freddati a colpi di fucile dai guardia caccia di una riserva naturale in Zimbabwe. Così sono morti Claudio Chiarelli di cinquanta anni e il figlio Claudio di venti anni originari di Padova. La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio e ancora non sono noti i particolari dell’accaduto. La Farnesina ha confermato il tragico episodio, ora non resta che aspettare le autorità locali africane per avere notizie più dettagliate sullo svolgimento dei fatti.

Massimiliano da parecchi anni viveva in Africa dove accompagnava i turisti nei safari, da qualche anno anche il figlio Massimiliano aveva seguito la sua strada. Ieri sono stati chiamati dai rangers della riserva di Mana Pools per cercare di fermare dei bracconieri in un’area vietata alla caccia. Secondo quanto riportano le autorità africane i due per un errore sarebbero stati scambiati per gli stessi bracconieri e uccisi dai colleghi. La dinamica dei fatti è ancora tutta da chiarire e l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri si sta muovendo per cercare di capire come sono veramente andate le cose.

Lo Zimbabwe è la meta perfetta per chi ama immergersi completamente nell’Africa selvaggia alla scoperta delle sue meraviglie. Purtroppo a compromettere il futuro degli animali del paese ci sono bracconieri senza scrupoli pronti a uccidere per portare a casa macabri trofei, come ha fatto il dentista americano Walter James Palmer che poco tempo fa ha ucciso il leone Cecil, simbolo del paese (LEGGI QUI LA TRAGICA VICENDA DI CECIL). Massimiliano e Claudio sono morti per difendere la natura da questi criminali spesso arrivati in Africa dall’Europa e dall’America.

Foto Credits: Facebook

 

Gestione cookie