Continuano le discussioni all’interno del Partito Democratico, dopo le accuse di D’Alema e Bersani, il presidente del Consiglio Matteo Renzi attacca duramente i rappresentanti del vecchio centro sinistra.
“Nessuna lezione da chi distrusse il centro sinistra e l’Ulivo consegnando l’Italia per vent’anni a Berlusconi.” Parole dure quelle di Matteo Renzi, dirette a chi lo ha accusato di snaturare i valori del partito. La minoranza democratica ha di nuovo accusato l’Italucum, la legge elettorale promossa dal Premier insieme a Silvio Berlusconi. “Ne penso tutto il male possibile” Queste le parole di Bersani, giudizi che sembrano non interessare Renzi che dal palco della scuola di formazione delle nuove leve democratiche, rivendica di aver messo al sicuro l’ispirazione originaria del partito.
Scontri e divisioni all’interno del partito che s’infiammano dopo Primarie del Pd. Renzi torna a difendere le elezioni per la corsa a sindaco di diverse città italiane come Roma e Napoli (LEGGI QUI LE IPOTESI DI BROGLI SULLE VOTAZIONI) e dichiara la piena fiducia a Matteo Orfini, “Negli ultimi tempi siamo d’accordo su tutto.” Questo nonostante il caso delle schede bianche e nulle gonfiate a Roma. Renzi è molto più prudente per quanto riguarda la faccenda di Napoli, il Premier vuole attendere la fine delle verifiche da parte degli organi di garanzia del partito.
Bersani e D’Alema sono pronti a tirare fuori gli scheletri nell’armadio del governo come quel “Enrico stai sereno” rivolto all’ex presidente del consiglio Letta. Ancora una volta il Premier viene accusato di essere stato nominato Presidente del Consiglio in maniera non democratica. Massimo D’Alema infine spegne le polemiche e all’incontro sulla Libia, organizzato da Roberto Speranza riserva un complimento a Renzi per la prudenza dimostrata sulla vicenda del possibile attacco alla Libia. Ma la tensione tra gli esponenti del Pd è ancora alta.
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