Arrestato un giovane 22enne somalo che risiedeva come ospite al centro d’accoglienza di Campomarino. Secondo gli inquirenti stava progettando un attentato alla stazione ferroviaria di Roma Termini.
La Digos di Campobasso , con a capo il procuratore Armando D’Alterio, ha arrestato nella mattinata di mercoledì 9 marzo, un giovane 22enne somalo, che risiedeva nel centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo di Campomarino, (Happy Family), in provincia di Campobasso. Dalle indagini emerge che il ragazzo faceva vera e propria propaganda alla Jihad, parlando con grande ammirazione degli attentati di Parigi, istigando al martirio, e indicando la stazione ferroviaria di Roma Termini come luogo ideale dove compiere attacchi terroristici.
Secondo gli investigatori, il ragazzo negli ultimi mesi stava cercando in tutti i modi di trovare altri complici da poter indirizzare verso azioni violente, in perfetta adesione con Al Shabab e Isis. Sfruttando gli iman presenti nella zona della comunità islamica, divulgava idee di attacchi terroristici, ispezionando con altri compagni, progetti, immagini e filmati riguardanti azioni di organizzazioni islamiche estremiste. Inoltre aveva riferito agli altri alloggiati della stessa struttura, originari da zone antistanti alle sedi del conflitto come il Medio Oriente e il Nord Africa, la volontà, una volta percepito il passaporto, di andare a combattere in Siria.
Le indagini sono iniziati nel mese di dicembre del 2015 e attraverso pedinamenti, perquisizioni e molta osservazione sul territorio, si è arrivati al ragazzo. Il fermato, dopo essere stato perquisito ed essergli stato sequestrato il cellulare, è stato rinchiuso nella Casa Circondariale di Larino.
Il procuratore capo di Campobasso Armando D’Alterio ha spiegato di aver ricevuto fin da subito degli allarmi di mal contento da parte di alcuni membri della comunità somala di Cambobasso, e dopo diverse settimane fatte di intercettazioni, perquisizioni e osservazioni, si è arrivati al giovane 22enne Iman, che era ormai prossimo a colpire Roma, con l’aiuto di un altro suo compaesano.
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