Primarie Pd a Napoli, voti in cambio di soldi. Bassolino pensa al ricorso

Un’ombra nera cala sulla vittoria di Valeria Valente alle primarie del Pd di Napoli, quella delle mazzette in cambio dei voti.

Consiglieri comunali e municipali che distribuiscono soldi in cambio di voti davanti ai seggi elettorali, questo è quanto ripreso dalle telecamere nascoste di Fanpage nei quartieri di Scampia, Piscinola, San Giovanni a Teduccio, durante le elezioni per le Primarie del Pd di domenica scorsa. Il video parla chiaro e tra le persone che distribuiscono i soldi si riconosce Antonio Boriello, consigliere comunale del Pd ex braccio destro di Bassolino, sostenitore della Valente a San Giovanni a Teduccio dove la candidata ha vinto.

Sdegno per l’accaduto da parte del segretario del Pd di Napoli, Venanzio Carpentieri: “Episodi da condannare senza mezzi termini ma isolati e che non hanno influito sulla regolarità del voto.”
Duro il commento di Beppe Grillo che dal suo account Twitter, invita i cittadini a denunciare i brogli insieme all’hashtag #DenunciamoIlPd!.

Il leader del Movimento Cinque Stelle infine definisce il Presidente del Partito Democratico Matteo Orfini, “Il PresidenteMinkia” e dichiara che il Pd è da commissariare per decenza e rispetto dei cittadini. Dello stesso parere Roberto Fico deputato pentastellato e Presidente della Vigilanza Rai, per lui tacere sui brogli significa essere complici delle eventuali irregolarità. Virginia Raggi la vincitrice delle primarie del Movimento Cinque Stelle per Roma, considera l’accaduto vergognoso: “pagare qualcuno perchè voti un’altra persona è un segno di un partito che deve fare i bagagli e andare via“, ha dichiarato. Secondo alcune indiscrezioni Antonio Bassolino sta pensando di presentare ricorso sulle primarie alla commissione di garanzia del Pd, ma non c’è ancora nulla di certo su questa possibile eventualità.

Foto Credits: Twitter

Gestione cookie