Wikileaks: il governo Berlusconi era spiato dalla Nsa. Il commento di Forza Italia

Wikileaks: le intercettazioni della Nsa del 2011 dimostrano le pressioni europee sull’allora premier Silvio Berlusconi affinché passasse all’azione sulla crisi del debito

“Un incontro tenutosi il 22 ottobre tra la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi è stato definito nei giorni seguenti come teso ed estremamente duro verso il governo di Roma dal consigliere personale per le relazioni internazionali del primo ministro italiano, Valentino Valentini. Merkel e Sarkozy, che evidentemente non tolleravano scuse sull’attuale situazione difficile dell’Italia, hanno fatto pressioni sul primo ministro affinché annunciasse forti e concrete misure e affinché le applicassero in modo da dimostrare che il suo governo è serio sul problema del debito”.

E’ questa una delle trascrizioni delle intercettazioni dell’autunno 2011 della Nsa (National Security Agency) diffuse da Wikileaks e rilanciate in Italia da l’Espresso e da Repubblica, che dimostrano le pressioni subite dal governo Berlusconi affinché passasse all’azione sulla crisi del debito. Per essere chiari, il giorno dopo questo incontro, ovvero il 23 ottobre 2011, si terrà la conferenza stampa di Sarkozy e Merkel, quella dei sorrisi ironici davanti alle telecamere quando risuona il nome del premier italiano. Il 12 novembre Berlusconi si dimetterà.

L’intercettazione di Valentini, ha spiegato l’Espresso, è classificata come “top secret/noforn”, ossia non condivisibile con Paesi stranieri. Inoltre, nel marzo 2010, Berlusconi venne spiato persino nei suoi colloqui con il leader israeliano Binyamin Netanyahu, nell’ambito di una grave crisi tra Israele e Usa per la quale il premier cercava appoggi in Europa. Berlusconi gli avrebbe promesso di “mettere l’Italia a disposizione di Israele per risolvere la crisi con gli Usa”.

E pochi minuti fa, sono arrivati i primi commenti di Forza Italia, dal presidente dei senatori azzurri, Paolo Romani. “Mi sembra un fatto gravissimo quello che è accaduto – ha detto a Repubblica.itE’ grave che Nsa si sia presa la libertà di intercettare sul territorio italiano la massimo livello e di questo non ha minimamente informato il governo italiano che, a fronte di alcune nostre interrogazioni, ha sempre detto che si trattava di fatti non veri (fu il premier Enrico Letta a riferire di sicurezza nazionale e privacy dei cittadini italiani non violate, ndr). Ora mi sembra obbligatorio che l’esecutivo dia una risposta chiara“.

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